Sciopero Ikea: fallito l'accordo sul contratto integrativo

Ikea, rottura sindacale: 24 ore di sciopero

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato 24 ore di sciopero nei punti vendita Ikea in Italia. La decisione, comunicata oggi, segue la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Dopo settimane di confronti, le parti non sono riuscite a trovare un accordo, portando le organizzazioni sindacali a interrompere il tavolo e a indire lo sciopero.

La decisione è stata presa a seguito di un' evidente mancanza di volontà da parte di Ikea di affrontare le richieste sindacali, ritenute fondamentali per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Tra le principali questioni irrisolte, si segnalano le problematiche relative agli orari di lavoro, alla gestione delle turnazioni e alla retribuzione accessoria. I sindacati sottolineano l'importanza di un contratto integrativo che tuteli adeguatamente i lavoratori e garantisca un ambiente di lavoro più equo e rispettoso.

Non possiamo accettare che Ikea, multinazionale di grande successo, non investa adeguatamente nel benessere dei propri dipendenti”, ha dichiarato un rappresentante della Filcams Cgil. “Il nostro obiettivo è raggiungere un accordo che garantisca condizioni di lavoro dignitose e in linea con gli standard di un'azienda leader del settore. Lo sciopero è un ultimo ricorso, ma è necessario per far sentire la nostra voce e ottenere risposte concrete.”

La Fisascat Cisl ha ribadito la necessità di un confronto costruttivo con l'azienda, auspicando una rapida ripresa del dialogo e la ricerca di soluzioni condivise. Anche la Uiltucs ha espresso la propria delusione per l'esito negativo delle trattative, sottolineando la determinazione dei lavoratori a difendere i propri diritti e a ottenere un contratto integrativo adeguato.

La data dello sciopero sarà comunicata a breve. Si attendono ulteriori sviluppi e dichiarazioni da parte di Ikea in merito alla situazione. Nel frattempo, la tensione tra azienda e sindacati rimane alta, con il futuro delle trattative ancora incerto.

Seguiremo l'evolversi della situazione e vi terremo aggiornati.

(19-02-2025 02:08)