Bolkestein: l'eredità di un gigante del mercato unico europeo

Addio a Frits Bolkestein: il padre della direttiva contestata da balneari, ambulanti e taxi se n'è andato

Si è spento all'età di 89 anni Frits Bolkestein, figura chiave della politica europea e padre della controversa direttiva Bolkestein, che ha profondamente rivoluzionato il mercato interno dell'Unione Europea. La sua scomparsa, avvenuta il 2 settembre 2023, lascia un'eredità complessa e tuttora dibattuta, segnata da accesi scontri con rappresentanti di categorie economiche come balneari, ambulanti e tassisti, che hanno sempre considerato la direttiva iniqua e lesiva dei loro interessi.

La direttiva sui servizi nel mercato interno, approvata nel 2006, mirava a liberalizzare i servizi in tutta l'UE, applicando il principio della "mutua riconoscimento" delle qualifiche professionali e semplificando l'accesso al mercato per le imprese di altri Stati membri. Bolkestein, allora commissario europeo al Mercato interno, la difese con forza, considerandola fondamentale per la crescita economica e la concorrenza. La sua visione, tuttavia, si scontrò con forti resistenze da parte di numerosi operatori economici, soprattutto in Italia, che temevano una concorrenza sleale da parte di imprese estere.

Ambulanti, balneari e tassisti, in particolare, si mobilitarono con proteste e manifestazioni di piazza, denunciando la minaccia alla loro attività rappresentata dall'arrivo di concorrenti stranieri con costi inferiori. Le loro preoccupazioni riguardavano principalmente la facilità con cui imprese di altri paesi avrebbero potuto aggiudicarsi licenze e concessioni, mettendo a rischio decenni di lavoro e investimenti.

La direttiva Bolkestein, nonostante le modifiche apportate nel corso degli anni, resta un simbolo di una politica europea spesso accusata di essere lontana dalle esigenze delle realtà locali e delle piccole imprese. La sua eredità, quindi, è ambivalente: da un lato, ha contribuito a creare un mercato interno più integrato e competitivo; dall'altro, ha lasciato un segno profondo di malcontento e di diffidenza nei confronti delle istituzioni europee. La figura di Frits Bolkestein, con le sue convinzioni liberiste e la sua determinazione nel perseguire l'obiettivo di un mercato unico senza confini, resterà comunque un punto di riferimento nel dibattito sulla costruzione dell'Europa e sulle politiche di liberalizzazione.

Nonostante le critiche, Bolkestein ha sempre difeso la sua visione, considerando la direttiva un pilastro fondamentale per la crescita economica europea. La sua scomparsa ci induce a riflettere sull'importanza del dialogo e della concertazione tra istituzioni europee e realtà locali, per evitare che politiche volte a promuovere la concorrenza finiscano per danneggiare settori economici specifici e generare un senso di frustrazione e ingiustizia.

(19-02-2025 09:10)