Odessa nel mirino, blackout per 160mila ucraini: la Russia colpisce ancora
Attacco russo su Odessa: 160.000 persone senza luce e riscaldamento
La Russia continua la sua aggressione contro l'Ucraina, sferrando un nuovo attacco con droni su Odessa. Secondo quanto riportato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, circa 160.000 persone sono rimaste senza elettricità e riscaldamento a seguito del bombardamento. L'attacco, avvenuto nelle scorse ore, ha colpito infrastrutture critiche della città portuale, causando danni significativi e interruzioni di corrente su larga scala.
Zelensky ha denunciato l'azione russa definendola un atto di barbarie, sottolineando la crudeltà dell'attacco diretto contro la popolazione civile in un momento di particolare fragilità, con l'inverno ormai alle porte. "Questi attacchi non sono solo contro le nostre infrastrutture, ma contro la nostra determinazione e la nostra capacità di resistere", ha dichiarato Zelensky tramite un messaggio diffuso sui social media. Il presidente ha inoltre ribadito l'appello alla comunità internazionale per un maggiore sostegno militare ed economico all'Ucraina, per poter contrastare efficacemente l'aggressione russa e proteggere i cittadini.
Le autorità ucraine stanno lavorando senza sosta per riparare i danni e ripristinare la fornitura di energia elettrica e riscaldamento. I team di emergenza sono impegnati sul terreno per assistere la popolazione colpita e fornire il supporto necessario. Tuttavia, la portata dei danni è considerevole e il ripristino completo dei servizi potrebbe richiedere diversi giorni. La situazione umanitaria a Odessa è critica, con molti cittadini costretti ad affrontare le rigide temperature invernali senza luce e riscaldamento.
L'attacco di Odessa si inserisce nel contesto di una più ampia escalation delle ostilità in Ucraina, con la Russia che continua a colpire obiettivi civili e infrastrutture critiche. La comunità internazionale condanna fermamente questi atti di violenza e chiede alla Russia di cessare immediatamente le ostilità e di impegnarsi in un processo di pace. La situazione in Ucraina rimane estremamente tesa e precaria, con il rischio di ulteriori escalation militari.
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