Lega-M5S contro Picierno: l'accusa di infiltrazione fascista nella sinistra

Scontro Picierno-M5S: accuse di "sintonia Lega-5Stelle" e "infiltrazione fascista" infiammano il Parlamento Europeo

Le parole della vicepresidente del Pd del Parlamento europeo, non nominate nell'articolo per evitare problemi legali, rilasciate in un'intervista a Repubblica riguardo all'atteggiamento del Movimento 5 Stelle nei confronti del Cremlino, hanno scatenato una reazione furibonda da parte dell'eurodeputato pentastellato, Alessandro Picierno. L'eurodeputato ha accusato la collega di essere un'“infiltrata dei fascisti nella sinistra”, lanciando pesanti accuse di vicinanza ideologica tra la Lega e il Movimento 5 Stelle in merito alla politica estera russa.

Picierno, attraverso un'invettiva sui social media e in diverse dichiarazioni alla stampa, ha contestato duramente le affermazioni della vicepresidente PD, sostenendo che le sue parole rappresentino una grave distorsione della realtà e un attacco strumentale al Movimento 5 Stelle. Ha sottolineato come il M5S abbia sempre condannato l'aggressione russa all'Ucraina e si sia impegnato a favore di una risoluzione pacifica del conflitto, pur mantenendo una posizione critica nei confronti delle sanzioni europee e della fornitura di armi all'Ucraina. L'eurodeputato ha poi accusato la vicepresidente Pd di strumentalizzare il tema della Russia per fini politici interni, creando una narrazione falsa e dannosa per il dibattito pubblico.

La replica del Partito Democratico non si è fatta attendere. Il partito ha espresso piena solidarietà alla sua vicepresidente, difendendo le sue dichiarazioni come frutto di un'analisi politica legittima e supportata da fatti concreti. Fonti interne al PD hanno sottolineato come le posizioni del M5S su alcuni aspetti della crisi ucraina siano state spesso ambigue e abbiano creato spazi di interpretazione che alcuni considerano vicini alle posizioni del Cremlino. La polemica, dunque, si è accesa ulteriormente, con accuse reciproche di strumentalizzazione politica e di mancanza di rispetto istituzionale.

L'episodio evidenzia le profonde divisioni all'interno del Parlamento Europeo riguardo alla posizione da assumere nei confronti della Russia e dimostra come il dibattito sulla guerra in Ucraina stia alimentando forti tensioni tra i diversi gruppi politici. La vicenda, inoltre, mette in luce le difficoltà di trovare un terreno comune nell'approccio alla crisi geopolitica attuale, con il rischio di una crescente polarizzazione del dibattito.

L'accaduto alimenta il già acceso dibattito sul ruolo dell’Italia in ambito europeo e sulle diverse posizioni all’interno della maggioranza di governo. L’episodio solleva interrogativi sulla tenuta delle alleanze e sulla capacità di trovare un fronte unito di fronte alle sfide internazionali.

(19-02-2025 15:48)