Blitz antidroga a Roma: 27 arresti, droga albanese anche in centro Sprar
Droga dall'Albania, maxi-operazione a Roma: 27 arresti
Una vasta operazione antidroga ha portato all'arresto di 27 persone a Roma, accusate di far parte di una organizzazione criminale che importava ingenti quantitativi di marijuana dall'Albania. L'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Roma, ha svelato un complesso traffico internazionale di stupefacenti, gestito da una compagine di origine albanese che aveva stretto alleanze con organizzazioni nigeriane per lo smistamento della droga nel territorio romano.
Le indagini, durate mesi, hanno permesso di ricostruire l'intera filiera del traffico illecito, dal ritiro della marijuana direttamente a Valona, in Albania, fino alla sua distribuzione nelle strade della Capitale. Il gruppo albanese, secondo quanto emerso dalle indagini, si occupava dell'importazione e dello stoccaggio della droga, mentre le organizzazioni nigeriane si occupavano della successiva distribuzione al dettaglio.
Un aspetto particolarmente inquietante dell'operazione riguarda il ritrovamento di ingenti quantità di marijuana stoccata all'interno di un centro Sprar a Roma, struttura destinata all'accoglienza dei richiedenti asilo. Questo dettaglio evidenzia la capacità del gruppo criminale di infiltrarsi anche in contesti apparentemente protetti, sfruttando la vulnerabilità di tali luoghi.
L'operazione ha portato al sequestro di numerosi chili di marijuana, oltre a veicoli e denaro contante, frutto dell'attività illecita. Gli arrestati, tra cui esponenti di spicco delle organizzazioni criminali coinvolte, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e ramificazioni della rete criminale.
Il blitz della Squadra Mobile rappresenta un duro colpo al traffico di droga nella Capitale, dimostrando l'efficacia delle attività investigative nel contrastare le organizzazioni criminali che operano a livello internazionale. L'utilizzo di centri di accoglienza come depositi di droga evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e la sicurezza in tali strutture.
Il Procuratore della Repubblica di Roma ha elogiato il lavoro svolto dalla Squadra Mobile, sottolineando l'importanza della collaborazione internazionale nella lotta contro il narcotraffico. L'inchiesta è ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. L'episodio solleva interrogativi sulla sicurezza dei centri di accoglienza e sulla necessità di implementare misure di prevenzione e controllo più efficaci.
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