Boeri e Zucchi: un anno e otto mesi di stop per l'inchiesta Beic.
Interdizione per Boeri e Zucchi nell'inchiesta Beic: turbativa d'asta e falso
Il Gip Iannelli ha emesso una sentenza durissima nell'ambito dell'inchiesta Beic, colpendo due importanti archistar con accuse di turbativa d'asta e falso in atto pubblico.
La decisione, che ha fatto il giro dei media, ha portato all'interdizione di Renzo Boeri per un anno da qualsiasi ruolo di giudizio in commissioni per appalti pubblici. Un provvedimento significativo, che lo preclude in qualità di docente universitario o professionista, dal far parte di commissioni giudicatrici nell'ambito di procedure per l’affidamento di contratti pubblici.
L'architetto, in sostanza, è stato sospeso da qualsiasi incarico che possa avere un collegamento con le procedure di affidamento di contratti pubblici per un periodo di dodici mesi.
Anche Michele Zucchi è stato colpito da una sanzione di otto mesi di interdizione dalle stesse attività.
La sentenza, fortemente critica nei confronti di entrambi gli architetti, li definisce "influenti e spregiudicati", sottolineando la gravità dei reati contestati. Il Gip Iannelli, nella motivazione della sua decisione, ha evidenziato come le azioni di Boeri e Zucchi abbiano compromesso la trasparenza e la correttezza delle procedure di affidamento degli appalti.
La vicenda Beic, che ha messo a nudo pratiche poco trasparenti nel mondo dell'architettura, ha portato a una serie di indagini e provvedimenti giudiziari che hanno colpito figure di rilievo in ambito professionale. L'inchiesta continua, con ulteriori sviluppi che potrebbero comportare ulteriori conseguenze giudiziarie.
L'importanza del caso risiede nella sua portata esemplare: il mondo dell'architettura non è esente da dubbi sulla correttezza e sulla trasparenza e le sanzioni nei confronti di figure di spicco, come quelle degli architetti accusati, rappresentano un monito per tutti coloro che operano nel settore.
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