Uss: Confermato il carcere per il coordinatore della fuga

Nuovo Giudizio a Milano Conferma la Detenzione per Uss: La Cassazione Annulla, ma il Riesame Ripristina la Custodia Cautelare

Milano, 27 Ottobre 2023 - Un nuovo capitolo si apre nel complesso caso che vede coinvolto Claudio Uss, accusato di associazione mafiosa. Dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione, che aveva disposto un nuovo esame della richiesta di custodia cautelare, il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato la misura restrittiva. La decisione, fortemente contestata dalla difesa, mantiene Uss in carcere, sancendo un'importante vittoria per l'accusa.

Il verdetto del Riesame, emesso dopo un'attenta valutazione delle nuove prove presentate e delle argomentazioni della difesa, ribalta di fatto la precedente sentenza della Suprema Corte. La Cassazione, pur riconoscendo la gravità dei reati contestati, aveva sollevato alcune perplessità sulle modalità di acquisizione di alcune prove, imponendo un riesame della situazione. Questo riesame, conclusosi oggi, ha però portato ad una conclusione ben diversa da quella sperata dagli avvocati di Uss.

L'accusa, rappresentata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha sempre sostenuto la necessità di mantenere Uss in carcere, sottolineando il pericolo di inquinamento probatorio e di fuga. Il coordinatore del gruppo criminale, secondo l'accusa, rappresenta una figura di spicco nell'organizzazione mafiosa, con un'influenza considerevole e contatti pericolosi. La decisione del Tribunale del Riesame sembra dare ragione a questa tesi, confermando la necessità di una custodia cautelare per garantire il buon andamento delle indagini e l'applicazione della giustizia.

La difesa di Uss, ovviamente, ha annunciato ricorso. Gli avvocati hanno espresso profondo disappunto per la decisione, annunciando battaglia legale fino all'ultimo grado di giudizio. Sostengono che le prove a carico del loro assistito siano insufficienti e che la misura cautelare sia eccessivamente restrittiva.

Il caso Uss, soprannominato internamente "Dima" dalla procura, resta dunque aperto e destinato a ulteriori sviluppi. Il percorso giudiziario è ancora lungo e tortuoso, ma la conferma della custodia cautelare rappresenta un significativo passo avanti per l'accusa nella lotta contro la criminalità organizzata.

Seguiremo gli sviluppi della vicenda e vi terremo aggiornati su eventuali ulteriori novità. Per approfondimenti sulla lotta alla criminalità organizzata in Italia, si consiglia la consultazione del sito del Ministero dell'Interno.

(14-02-2025 11:45)