Caso Fedez-Iovino: la Procura di Milano archivia
Personal trainer dei vip non denunciò il pestaggio: Fedez archiviato
Il caso dell'aggressione di Fedez al giornalista del TgCom24, Giuseppe Iovino, sembra giunto a conclusione con una richiesta di archiviazione da parte della Procura di Milano. Secondo quanto riportato da diverse fonti giornalistiche, tra cui Repubblica e ANSA, l'archiviazione sarebbe legata alla mancata denuncia da parte del personal trainer di Fedez, presente al momento dell'accaduto e presumibilmente testimone oculare dell'aggressione.
La decisione del PM di archiviare il procedimento a carico del rapper milanese si basa sulla valutazione delle prove raccolte. L'assenza di una denuncia da parte del personal trainer, che avrebbe potuto fornire una testimonianza fondamentale, avrebbe reso difficile per l'accusa ricostruire con sufficiente chiarezza la dinamica dei fatti e provare la colpevolezza di Fedez. La gravità dell'aggressione, seppur accertata, risulterebbe quindi indebolita dalla mancanza di una testimonianza decisiva.
La vicenda, risalente allo scorso anno, aveva sollevato un acceso dibattito pubblico, dividendo l'opinione pubblica tra chi condannava fermamente il comportamento del cantante e chi, invece, evidenziava la mancanza di una versione univoca dei fatti. La scelta di non denunciare l'accaduto da parte del personal trainer, personaggio pubblico di un certo rilievo, seppur non identificato pubblicamente, ha senza dubbio influenzato il corso delle indagini. Ci si chiede, infatti, quali siano state le motivazioni alla base di questa scelta, se pressioni, paure o altri fattori abbiano influenzato la sua decisione di non collaborare con le forze dell'ordine.
L'archiviazione, tuttavia, non chiude definitivamente il capitolo. Rimane la gravità dell'episodio e l'importanza di condannare ogni forma di violenza, anche verbale. L'assenza di una condanna nei confronti di Fedez non dovrebbe essere interpretata come una giustificazione del suo comportamento ma come una conseguenza delle difficoltà probatorie emerse durante le indagini, difficoltá alimentate, in modo decisivo, proprio dalla mancata collaborazione di un testimone chiave.
Le indagini, anche se archiviate, lasciano molti interrogativi aperti e il dibattito sull'accaduto, sulla responsabilità e sul ruolo dei testimoni nelle indagini, è destinato a proseguire. La decisione della Procura rappresenta un punto fermo, ma non necessariamente un punto finale nel più ampio discorso sulla violenza e sul rispetto tra le persone, soprattutto nel mondo dello spettacolo, spesso caratterizzato da tensioni e dinamiche complesse.
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