Difesa di Agnes: Tajani contro le accuse di reazionarietà alle nomine Rai

Tajani difende le nomine Rai: "Agnes non è una reazionaria"

Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, è intervenuto a gamba tesa sulla polemica che sta travolgendo le nomine Rai, alimentata dalle dichiarazioni di alcuni esponenti politici. In particolare, ha risposto alle critiche rivolte alla scelta di Giampaolo Rossi come amministratore delegato e a quella di Gabriella Carlucci come presidente, sottolineando la professionalità dei candidati. La scelta è stata definita da alcuni come espressione di un'ideologia di destra, ma Tajani ha respinto con forza queste accuse.

Ricordando un aneddoto personale, Tajani ha dichiarato: "Mio padre inventò il Tg3, e io ho sempre votato per la linea editoriale di Petruccioli". Con questa affermazione, il ministro ha voluto evidenziare la propria attenzione alla pluralità e alla tradizione di servizio pubblico della Rai, cercando di dissociare le nomine da eventuali accuse di faziosità politica. Si tratta di un tentativo di calmare le acque, ma la reazione dell'opposizione appare tutt'altro che placata.

La nomina di Roberta Agnes, in particolare, è stata oggetto di feroci attacchi da parte di esponenti del centrosinistra che l'hanno accusata di essere una "pericolosa reazionaria". Tajani ha smentito categoricamente queste affermazioni, difendendo la professionalità e l'imparzialità di Agnes, invitando a valutare il suo curriculum e le sue competenze piuttosto che ricorrere ad etichette semplicistiche e ideologiche. "Non accetterò che venga dipinta con falsità", ha aggiunto Tajani con fermezza.

La situazione rimane tesa. Le nomine Rai, spesso al centro di accesi dibattiti politici, rappresentano un terreno di scontro continuo tra maggioranza e opposizione. La polemica, alimentata anche dalle dichiarazioni di alcuni esponenti politici, rischia di mettere a repentaglio l'indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo. Le prossime settimane saranno decisive per capire se la linea del governo riuscirà a resistere alle critiche e alle pressioni dell'opposizione. Resta da vedere se questa strategia di difesa, basata sulla professionalità dei nominati e su un richiamo alla tradizione del servizio pubblico, riuscirà a placare le polemiche e a garantire alla Rai la serenità necessaria per svolgere il proprio ruolo istituzionale.Maggiori informazioni sul sito Rai

(13-02-2025 11:53)