Stati Uniti: dazi monstre sui pannelli solari cinesi e asiatici

Stati Uniti: dazi monstre sui pannelli solari cinesi e asiatici

Dazi Usa sui pannelli solari dal Sud-est asiatico: fino al 3500%!

Washington – Gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di pannelli solari dal Vietnam, dalla Cambogia e dalla Thailandia, con aliquote che raggiungono il 350%. Questa decisione, annunciata dal Dipartimento del Commercio americano, non è legata alla guerra commerciale con la Cina, ma è la conclusione di un'indagine avviata nel 2022 sulle presunte sovvenzioni cinesi a queste aziende del Sud-est asiatico. L'amministrazione Biden sostiene che queste sovvenzioni permettono a produttori cinesi di aggirare i dazi già esistenti, creando una concorrenza sleale nel mercato americano.

Secondo il Dipartimento del Commercio, le aziende vietnamite, cambogiane e thailandesi coinvolte ricevono ingenti sussidi da parte del governo cinese, che permettono loro di vendere pannelli solari a prezzi inferiori rispetto ai costi di produzione. Questa pratica, secondo gli Stati Uniti, danneggia l'industria solare americana e i suoi lavoratori. "Questa decisione protegge l'industria solare americana dagli effetti dannosi dei sussidi cinesi", ha dichiarato un portavoce del Dipartimento del Commercio in una nota ufficiale. "Siamo impegnati a garantire un mercato equo e competitivo per tutti i produttori".

Le aliquote definitive variano a seconda del produttore e del paese di origine, ma possono arrivare fino al 350%. Questa misura protezionistica ha suscitato immediate reazioni negative da parte delle aziende interessate e dei governi del Sud-est asiatico, che hanno accusato gli Stati Uniti di protezionismo e di minacciare la sicurezza energetica globale. Alcuni analisti prevedono possibili ripercussioni negative sulla catena di fornitura globale dei pannelli solari e un aumento dei prezzi per i consumatori americani.

L'amministrazione Biden, tuttavia, si difende affermando che questa azione è necessaria per proteggere l'industria americana e garantire una concorrenza leale. Rimane da vedere come si svilupperà la situazione e quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa decisione. L'indagine del Dipartimento del Commercio ha analizzato a fondo i flussi finanziari, le catene di fornitura e le pratiche commerciali delle aziende coinvolte, arrivando alla conclusione che l'elusione dei dazi attraverso la produzione in paesi terzi rappresenta una minaccia significativa per l'industria solare americana.
L'impatto di questi dazi si estenderà probabilmente anche al mercato internazionale, influenzando i prezzi e la disponibilità dei pannelli solari a livello globale. La situazione richiede un attento monitoraggio e una valutazione continua delle sue implicazioni economiche e geopolitiche.

La decisione è stata presa dopo un'approfondita indagine che ha coinvolto un'analisi dettagliata dei dati commerciali e delle pratiche produttive delle aziende coinvolte. Il risultato, secondo le autorità statunitensi, dimostra inequivocabilmente l'esistenza di pratiche di dumping sovvenzionato che danneggiano la competitività dell'industria solare americana.
Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane, con possibili ricorsi e negoziati tra le parti coinvolte. La situazione evidenzia la crescente complessità delle relazioni commerciali internazionali e la necessità di affrontare le sfide poste dalla globalizzazione in un contesto di crescente concorrenza.

(22-04-2025 10:27)