Mattei accusa Fratelli d'Italia: strumentalizzazione della tragedia familiare

Strage di Primavalle, la polemica infiamma il dibattito politico
La denuncia di Giampaolo Mattei, fratello delle vittime della strage di Primavalle, ha acceso un nuovo, acceso dibattito politico. Giampaolo ha duramente criticato la presenza di un murale dedicato al terrorista di destra responsabile della strage, chiedendone la cancellazione. "Non è accettabile" - ha dichiarato Mattei a diversi organi di stampa - "che si continui a celebrare un uomo che ha ucciso i miei fratelli, usando la loro memoria per fini elettorali".
La polemica si concentra sul murale, apparso recentemente nel quartiere romano di Primavalle, e sulla presunta strumentalizzazione politica del tema da parte di Fratelli d'Italia. Mattei accusa direttamente il partito di utilizzare la memoria della tragedia per scopi elettoristici, alimentando un clima di tensione e sdegno tra le famiglie delle vittime e la comunità locale. La richiesta di rimozione del murale è stata netta e risoluta: "Voglio che quel murale venga cancellato, è un oltraggio alla memoria dei miei fratelli e a tutte le vittime del terrorismo di destra".
La replica di Fratelli d'Italia non si è fatta attendere. In una nota ufficiale, il partito ha respinto le accuse di strumentalizzazione politica, sottolineando il proprio impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e terrorismo. Tuttavia, la presa di posizione non ha placato le polemiche, anzi ha ulteriormente infiammato gli animi. La vicenda ha aperto un nuovo capitolo nel complesso dibattito sulla memoria storica e sulla responsabilità politica nell'affrontare il passato, sollevando interrogativi sulla gestione della memoria collettiva e sulla necessità di promuovere una cultura della pace e del rispetto delle vittime di ogni forma di violenza.
La vicenda evidenzia la delicatezza del tema e la necessità di un confronto sereno e rispettoso, evitando ogni forma di strumentalizzazione politica. La richiesta di Giampaolo Mattei di rimuovere il murale rappresenta un appello forte e sentito, che merita di essere ascoltato e considerato con attenzione dalle istituzioni e da tutta la comunità. Il dibattito sulla memoria non deve essere un'arena per le polemiche politiche, ma un'occasione per ricordare le vittime e promuovere una cultura di pace e giustizia. Il futuro di quel murale e la memoria della strage di Primavalle sono al centro di una battaglia che continua a tenere banco.
Si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte delle istituzioni romane.
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