Decennale del naufragio di Lampedusa: Mattarella chiede all'UE un impegno concreto sui flussi migratori

Decennale del naufragio di Lampedusa: Mattarella chiede all

Decimo Anniversario di una Tragedia: 34.000 Morti nel Mediterraneo

Dieci anni fa, un immane naufragio segnava la storia dell'immigrazione, lasciando un'impronta indelebile di dolore e di silenzio. Oggi, a distanza di un decennio, il bilancio delle vittime nel Mediterraneo raggiunge la cifra agghiacciante di 34.000 persone, un monito costante dell'urgenza di una risposta umana ed efficace alla crisi migratoria. Un numero che non rappresenta solo statistiche, ma vite spezzate, famiglie distrutte, speranze infrante.

Mentre ricordiamo questo tragico anniversario, una nuova tragedia si profila all'orizzonte. Un barcone con 72 migranti a bordo è disperso in mare, alimentando la paura di un nuovo, terribile bilancio. La notizia arriva a pochi giorni dalla commemorazione del più grande naufragio della storia dell'immigrazione, gettando un'ombra ancora più pesante su una situazione già drammatica.

Di fronte a questa realtà, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un appello pressante all'Unione Europea: "L'Ue si impegni a governare i flussi migratori con responsabilità e solidarietà". Un impegno che, a dieci anni di distanza da un'immane tragedia, non può più essere rimandato. Serve un'azione concreta, coordinata e decisa per contrastare il traffico di esseri umani e garantire la sicurezza e i diritti di coloro che cercano una nuova vita.

Il Mediterraneo, teatro di continue tragedie, continua a essere un cimitero acquatico. Le morti in mare non sono eventi isolati, ma la conseguenza di politiche inadeguate e di un'assenza di volontà nel trovare soluzioni durature e rispettose dei diritti umani. La scomparsa del barcone con 72 persone a bordo è un campanello d'allarme, un grido di dolore che non possiamo ignorare.

È fondamentale un impegno internazionale per affrontare le cause profonde delle migrazioni, promuovere vie legali e sicure e garantire il rispetto della dignità umana. Solo così potremo sperare di evitare future tragedie e di onorare la memoria delle migliaia di vittime che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere una vita migliore. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati è impegnato in prima linea nella lotta per proteggere i rifugiati e i migranti.

Il ricordo del decimo anniversario del più grande naufragio della storia dell'immigrazione deve essere un monito, uno stimolo per un'azione globale che metta al centro la vita umana e il rispetto dei diritti fondamentali.

(18-04-2025 08:00)