Condanna all'ergastolo per la famiglia di Saman

Condanna definitiva per la morte di Saman Abbas: 22 anni per lo zio, ergastolo per genitori e cugini
Si è conclusa con una sentenza definitiva la terribile vicenda dell'omicidio di Saman Abbas, la giovane pakistana uccisa a Novellara nel 2021. La Corte d'Assise d'Appello di Bologna ha confermato la condanna all'ergastolo per i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, e per i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Per Danish Hasnain, zio della vittima, è stata invece comminata una pena di 22 anni di reclusione.
La sentenza, attesa con ansia dalle numerose associazioni che si sono battute per ottenere giustizia per Saman, rappresenta un punto fermo nella lotta contro la violenza sulle donne e i crimini d'onore. Il processo ha ricostruito nel dettaglio la tragica vicenda, evidenziando la premeditazione dell'omicidio e la crudeltà con cui è stata commessa la violenza. La giovane Saman, vittima di un crudele progetto familiare volto a impedirle di seguire le proprie scelte di vita, è stata barbaramente uccisa e il suo corpo, nonostante le incessanti ricerche, non è mai stato ritrovato.
La condanna a 22 anni per lo zio Danish Hasnain, seppur inferiore rispetto all'ergastolo inflitto agli altri imputati, sottolinea il suo ruolo attivo nell'efferato delitto. La sentenza evidenzia come la colpevolezza di tutti gli imputati sia stata ampiamente dimostrata, grazie all'accurata indagine condotta dalle forze dell'ordine e alle testimonianze raccolte nel corso del processo. Il peso della giustizia, seppur tardivo, si è finalmente abbattuto sui responsabili di questa tragedia.
Il caso Saman Abbas ha scosso profondamente l'opinione pubblica, ponendo l'attenzione sulla necessità di contrastare con fermezza la violenza di genere e i crimini d'onore, spesso perpetrati all'interno di contesti culturali chiusi e difficili da penetrare. La sentenza, pur non restituendo Saman alla sua famiglia e ai suoi cari, rappresenta un segnale importante per tutte le donne che subiscono violenza e un monito per coloro che intendono commettere simili reati.
La lotta per la giustizia continua, anche per la ricerca del corpo di Saman, perchè la memoria della giovane vittima non venga mai dimenticata.
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