Ue e Trump: scontro su dazi, Pechino in pole position

Li Qiang rassicura von der Leyen sulla produzione cinese: ma Bruxelles resta scettica
Pechino promette di contenere l'export, ma l'Unione Europea mantiene alta la guardia e prepara contromisure in caso di mancato rispetto degli accordi.Il Premier cinese Li Qiang ha assicurato alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen la volontà di Pechino di affrontare il problema della sovrapproduzione e delle esportazioni eccessive. La rassicurazione, giunta durante un recente incontro bilaterale, è stata accolta con cauta attenzione da Bruxelles. Mentre la Cina si impegna a contenere l'eccesso produttivo, l'Unione Europea rimane scettica e non sembra intenzionata ad abbandonare la sua strategia di difesa commerciale.
"Le parole sono importanti, ma sono i fatti a contare", ha sottolineato una fonte europea a Bruxelles, evidenziando la necessità di verifiche concrete sul terreno. La Commissione Europea, infatti, non sembra convinta dalle sole dichiarazioni di intenti e continua a monitorare attentamente l'andamento delle esportazioni cinesi, pronta a intervenire con misure correttive qualora si verificassero violazioni degli accordi commerciali esistenti.
L'ombra dell'amministrazione Trump pesa ancora sulle relazioni transatlantiche. Bruxelles, infatti, ha escluso per ora la possibilità di un accordo commerciale con gli Stati Uniti simile a quello proposto dall'amministrazione Trump, preferendo mantenere una linea più cauta e indipendente. Questa scelta, se da un lato consente maggiore flessibilità nella gestione dei rapporti con la Cina, dall'altro comporta il rischio di dover affrontare da sola le sfide poste dalla competizione commerciale con Pechino.
Di conseguenza, l'UE sta preparando un arsenale di controdazi da utilizzare in caso di mancato rispetto degli impegni da parte della Cina. Allo stesso tempo, Bruxelles sembra intenzionata ad esplorare vie di collaborazione con Pechino su alcuni fronti specifici, pur mantenendo una posizione ferma sulla difesa dei propri interessi economici.
La situazione rimane quindi delicata e complessa. La promessa di Li Qiang rappresenta un primo passo, ma la strada verso un accordo duraturo e fruttuoso è ancora lunga e incerta. L'Unione Europea ha dimostrato di essere determinata a difendere i propri interessi e non esiterà a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire condizioni di concorrenza leali sul mercato internazionale. La verifica dell'effettiva attuazione degli impegni presi dalla Cina sarà dunque cruciale per il futuro dei rapporti commerciali tra UE e Pechino.
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