La mamma di Sumy: un racconto di dolore dopo la strage

La mamma di Sumy: un racconto di dolore dopo la strage

Sumy, il miracolo di Tatiana e sua figlia: un video virale racconta la fuga dal missile

Sumy, Ucraina. Un video straziante, diventato virale in poche ore, immortala Tatiana Pogorelova che stringe a sé la sua bambina, tra le macerie e il fumo di un autobus colpito da un missile russo. Ieri, nella città di Sumy, la donna e la sua figlia sono sfuggite alla morte per un soffio, un miracolo in mezzo all'orrore della guerra. Ho intervistato Tatiana per capire cosa sia successo in quei terribili minuti.

Enrico Bona: Tatiana, cosa ricorda di quei momenti?

Tatiana Pogorelova: Ricordo solo il boato, un rumore assordante. Poi, il caos, le urla, il fumo. L'autobus è stato colpito in un attimo, e tutto è diventato nero. Ho sentito il panico, un istinto primordiale di proteggere mia figlia. L'ho stretta forte a me, cercando di ripararla come potevo dai vetri rotti e dai detriti. Non so come, ma siamo riuscite a uscire.

Enrico Bona: Il video che la ritrae mentre stringe sua figlia è diventato un simbolo di questa tragedia. Cosa prova vedendolo ora?

Tatiana Pogorelova: È terribile. Vedere quell'immagine mi riporta indietro a quell'inferno. Ma allo stesso tempo, è un segno di speranza. Siamo vive, mia figlia sta bene. È una testimonianza della forza della vita, della capacità di resistere anche di fronte all'orrore.

Enrico Bona: Come state ora? Cosa pensa del futuro?

Tatiana Pogorelova: Siamo scosse, ma fisicamente stiamo bene. Il futuro… è incerto. Abbiamo perso tutto, ma abbiamo ancora l'una con l'altra. Questo è ciò che conta. Spero che un giorno, questa guerra finisca e che possiamo ricostruire le nostre vite. Spero in pace.

Le immagini diffuse online mostrano la devastazione causata dall'attacco. L'autobus è completamente distrutto, un relitto di metallo contorto. L'incendio è stato rapidamente domato dai vigili del fuoco, mentre i soccorritori si sono prodigati nel cercare eventuali sopravvissuti tra le macerie. La storia di Tatiana e della figlia è un simbolo di speranza e di resistenza, un monito per la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina. L'UNHCR sta fornendo supporto alle vittime del conflitto, offrendo assistenza umanitaria ed aiuti ai profughi.

La redazione esprime profonda solidarietà a Tatiana e a tutte le vittime della guerra in Ucraina.

(14-04-2025 20:08)