**Petrolio a 60 dollari: un autogol per gli USA?**

**Petrolio a 60 dollari: un autogol per gli USA?**

```html

Petrolio: L'Esenzione USA Non Basterà a Evitare il Rischio Recessione

Washington - L'esenzione temporanea dalle tariffe sul carburante, voluta dall'amministrazione Biden per alleviare la pressione sui consumatori, potrebbe rivelarsi un palliativo insufficiente di fronte a una minaccia ben più grande: il rischio di una recessione globale. Gli analisti avvertono che un rallentamento economico significativo, innescato da inflazione persistente e politiche monetarie restrittive, potrebbe far crollare la domanda di petrolio, con conseguenze devastanti per la produzione e l'export, soprattutto per i paesi produttori.

"La mossa della Casa Bianca è comprensibile, ma affronta solo la superficie del problema," afferma Elena Rossi, analista energetico presso l'istituto di ricerca Global Energy Outlook. "Il vero pericolo è che una recessione riduca drasticamente i consumi, deprimendo i prezzi del petrolio e mettendo in difficoltà i produttori."

Il calo del prezzo del petrolio, seppur auspicabile per i consumatori, potrebbe avere un effetto boomerang per gli Stati Uniti, diventati uno dei principali produttori mondiali grazie allo sfruttamento di giacimenti non convenzionali. Come spiega Marco Bianchi, esperto di mercati energetici, "A un prezzo di 60 dollari al barile, molte compagnie americane che estraggono petrolio da scisto non sarebbero più competitive. Ciò comporterebbe una riduzione della produzione interna, con conseguenze negative sull'occupazione e sull'economia."

Le ripercussioni si farebbero sentire anche sul fronte dell'export. Gli Stati Uniti, diventati un importante esportatore di petrolio negli ultimi anni, vedrebbero diminuire i propri ricavi, aggravando ulteriormente il deficit commerciale. La situazione è complessa e richiede un approccio più articolato, che tenga conto non solo dei prezzi alla pompa, ma anche della stabilità del mercato energetico e della salute dell'economia globale.

La speranza è che i paesi produttori, inclusi gli Stati Uniti, trovino un accordo per gestire l'offerta in modo responsabile, evitando un eccesso di produzione che potrebbe innescare una spirale negativa. L'equilibrio è precario e il futuro del mercato petrolifero rimane incerto.

Ulteriori approfondimenti sul tema sono disponibili qui.

```

(13-04-2025 01:00)