L'Ucraina divisa: il piano di Trump ispirato a Berlino '45

L

Ucraina: Spaccature e smentite sulla proposta di divisione del Paese

Un'intervista al Times riaccende il dibattito su una possibile spartizione dell'Ucraina, con il generale Kellogg che parla di una "forza di rassicurazione" nell'Ovest. Su X arriva però una smentita immediata.

La questione della possibile divisione dell'Ucraina come soluzione al conflitto è tornata prepotentemente al centro del dibattito internazionale. A sollevare l'argomento è stato il generale americano Keith Kellogg, ex consigliere alla sicurezza nazionale del vicepresidente Mike Pence, in un'intervista rilasciata al Times. Kellogg, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, ha ipotizzato una spartizione del Paese come possibile accordo di pace, con le truppe dei Volontari a fungere da "forza di rassicurazione" nell'Ucraina occidentale. L'idea, secondo Kellogg, sarebbe quella di creare una sorta di zona cuscinetto, simile alla Berlino post-1945, per garantire la stabilità nella regione.

Ma la dichiarazione ha immediatamente scatenato una reazione a catena. Su X, l'ex consigliere si è affrettato a smentire le interpretazioni della sua intervista, precisando che si riferiva a "zone di responsabilità per gli alleati" e non a una divisione formale del territorio ucraino. La precisazione, però, non è bastata a placare le polemiche, alimentando invece le speculazioni sulla reale posizione degli Stati Uniti riguardo a una possibile soluzione negoziale del conflitto.

La proposta di Kellogg, anche nella sua versione "corretta", rimane un elemento di grande preoccupazione per Kiev. La prospettiva di una spartizione del territorio nazionale, anche se mascherata da "zone di responsabilità", è vista come inaccettabile dal governo ucraino, che ribadisce costantemente la sua volontà di riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia.

L'ombra della proposta di Kellogg riapre un dibattito delicato, ricordando le ipotesi avanzate in passato da figure vicine all'amministrazione Trump, che avevano prospettato una spartizione dell'Ucraina come soluzione per porre fine alla guerra. Queste voci, seppur spesso smentite, hanno contribuito ad alimentare un clima di incertezza e preoccupazione, soprattutto all'interno dell'opinione pubblica ucraina.

La vicenda evidenzia la complessità della situazione in Ucraina e la difficoltà di trovare una soluzione pacifica che tenga conto delle legittime aspirazioni di tutte le parti coinvolte. La smentita di Kellogg, pur importante, non elimina del tutto il dubbio che ipotesi di divisione del paese, anche in forme camuffate, siano state contemplate in alcuni ambienti politici internazionali. Il futuro dell'Ucraina rimane dunque incerto, appeso a un filo di trattative e a un delicato equilibrio di potere.

(12-04-2025 10:15)