Stasi di Garlasco: semilibertà concessa, "la mia correttezza è riconosciuta"

Stasi di Garlasco: semilibertà concessa, "la mia correttezza è riconosciuta"

Caso Garlasco: Stasi ottiene la semilibertà, "Riconosciuta la mia correttezza"

Alberto Stasi, condannato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, potrà finalmente lasciare il carcere. Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha infatti concesso la semilibertà, aprendo così un nuovo capitolo nella complessa vicenda giudiziaria che ha scosso l'Italia per oltre un decennio. La decisione, accolta con un misto di speranza e di dolore dalle parti coinvolte, permette a Stasi non solo di svolgere un'attività lavorativa, ma anche di partecipare ad attività di reinserimento sociale.

"Sono molto contento di questa decisione, finalmente viene riconosciuta la mia correttezza", ha dichiarato Stasi subito dopo la notizia, in una breve dichiarazione rilasciata attraverso il suo legale. Le sue parole, cariche di un'emozione palpabile, pongono fine ad un periodo di reclusione segnato da numerosi appelli e da un dibattito pubblico acceso e spesso contraddittorio.

La semilibertà rappresenta un passo importante nel percorso di reinserimento sociale di Stasi. Permetterà all'uomo di ricostruirsi una vita al di fuori delle mura carcerarie, seppur sotto stretto controllo. Dovrà infatti rispettare precise regole imposte dal Tribunale, che prevedono un rigoroso monitoraggio delle sue attività e dei suoi contatti. La concessione della semilibertà, peraltro, non chiude definitivamente il capitolo giudiziario legato al caso Poggi: rimane infatti il peso del verdetto di condanna, seppur con una nuova possibilità di ricominciare, in un contesto diverso e sotto la lente d'ingrandimento di tutta Italia.

La decisione del Tribunale di sorveglianza, attesa con ansia da entrambe le parti, è stata accolta con diverse reazioni. Mentre i legali di Stasi si sono mostrati soddisfatti, la famiglia Poggi mantiene il suo dolore e il suo desiderio di giustizia. Il caso, che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e l'opinione pubblica nazionale, continua ad alimentare un acceso dibattito, ponendo interrogativi sulla giustizia, sul sistema penitenziario e sulla possibilità di redenzione.

Il futuro di Alberto Stasi, ora sospeso tra la speranza di un nuovo inizio e l'ombra del passato, rimane incerto. La semilibertà rappresenta una chance, una possibilità di ricominciare, ma la strada verso una completa riabilitazione e una piena integrazione nella società sarà lunga e ardua. Il percorso di reinserimento sociale, così come quello giudiziario, richiederà tempo, impegno e una costante riflessione su quanto accaduto.

(11-04-2025 13:43)