Nuove attività codificate dall'Agenzia delle Entrate: anche escort e prostitute.

Nuove attività codificate dall

Fisco più trasparente: arriva il codice Ateco per escort e prostitute

Un mercato da 4,7 miliardi di euro finalmente riconosciuto dall'Agenzia delle Entrate. L'introduzione dei nuovi codici Ateco ha suscitato non poche discussioni, ma una novità in particolare ha attirato l'attenzione dei media: l'assegnazione di codici specifici per attività prima considerate ai margini del sistema fiscale, tra cui quelle di escort e prostitute. Questa scelta, seppur controversa, rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e legalità nel settore.

La decisione dell'Agenzia delle Entrate di includere nel nuovo elenco Ateco anche codici per professioni come astrologi, spiritisti e grafologi testimonia una volontà di regolamentare settori finora operanti nell'ombra, contribuendo a una maggiore equità fiscale. La classificazione delle attività, infatti, consente una più accurata tracciabilità delle entrate e dei contributi previdenziali, facilitando il controllo delle dichiarazioni dei redditi e la lotta all'evasione.

"Vale solo per lavori legali", precisa un comunicato dell'Agenzia delle Entrate, chiarendo che l'assegnazione di un codice Ateco non implica una sanatoria di attività illegali. L'obiettivo è quello di semplificare la gestione amministrativa per chi opera nel rispetto delle leggi, rendendo più facile l'accesso ai servizi finanziari e contribuendo a una maggiore competitività del mercato.

L'impatto di questa riclassificazione è destinato ad essere rilevante. Si stima che il mercato delle attività ora codificate rappresenti un volume d'affari di circa 4,7 miliardi di euro, una cifra considerevole che finora sfuggiva in gran parte al controllo fiscale. La maggiore trasparenza consentirà quindi al fisco di raccogliere maggiori entrate, ma anche di supportare chi opera legalmente, offrendo migliori tutele e condizioni di lavoro.

La scelta di assegnare codici Ateco a professioni considerate marginali non è priva di criticità. Resta fondamentale, infatti, garantire che la regolamentazione non si traduca in una forma di criminalizzazione delle lavoratrici del sesso, ma piuttosto in un'opportunità per favorire la loro tutela e la loro sicurezza. In questo senso, è necessario affiancare l'aspetto fiscale a politiche sociali ed educative che mirino a prevenire lo sfruttamento e la violenza.

La strada verso una maggiore trasparenza è ancora lunga, ma l'introduzione dei nuovi codici Ateco rappresenta un importante passo avanti verso un sistema fiscale più equo ed efficace, che tiene conto anche delle realtà più complesse e sfumate del mercato del lavoro.

Per approfondire: Sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate

(11-04-2025 09:09)