Economia italiana frenata: PIL in calo per dazi, spese militari e conflitti.

Economia italiana frenata: PIL in calo per dazi, spese militari e conflitti.

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Il DEF al Vaglio: Crescita al Ribasso e Debito Sotto Osservazione

Roma, [Data odierna] - Il governo ha dato il via libera al Documento di Economia e Finanza (DEF), un passaggio cruciale per definire la traiettoria economica del Paese nei prossimi anni. L'obiettivo primario rimane il controllo del debito pubblico, una sfida resa ancora più complessa da un contesto internazionale incerto e in continua evoluzione. BR La nota dolente del DEF è rappresentata, tuttavia, dal ridimensionamento delle stime di crescita.

Secondo le nuove proiezioni, il PIL italiano dovrebbe crescere dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% sia nel 2026 che nel 2027. Numeri inferiori rispetto alle previsioni precedenti, che riflettono un quadro economico globale segnato da tensioni geopolitiche e incertezze commerciali.

Un fattore determinante nel taglio delle stime è l'impatto dei dazi, del riarmo e del conflitto in Ucraina. BR Queste dinamiche, che hanno un impatto diretto sull'inflazione e sulla supply chain, hanno un effetto negativo sulla crescita del PIL italiano. Si stima che il loro impatto complessivo dimezzi il potenziale di crescita del Paese.

Il governo si impegna a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione economica e ad adottare, se necessario, misure correttive per sostenere la crescita e proteggere i cittadini più vulnerabili. BR Prioritario sarà l'utilizzo efficace dei fondi del PNRR, considerati uno strumento chiave per rilanciare l'economia e promuovere la transizione ecologica e digitale. Resta da vedere se le misure saranno efficaci per superare le sfide che si prospettano.

Per approfondire le politiche economiche del governo, si può consultare il sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze: MEF.

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(10-04-2025 01:58)