Guerra commerciale globale: Pechino accusa gli USA di prepotenza

Guerra dei Dazi: Washington alza le tariffe su Pechino, l'Ue nel mezzo
La Casa Bianca conferma l'inasprimento delle misure commerciali contro la Cina, con un aumento delle tariffe del 104%. La decisione, arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, scatena immediate reazioni a livello internazionale. Pechino accusa gli Stati Uniti di "prepotenza economica", mentre l'Unione Europea si trova a navigare in acque agitate, cercando di mediare tra le due superpotenze.
La telefonata tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il premier cinese, Li Qiang, è stata cruciale. Dettagli specifici sulla conversazione non sono stati ancora divulgati pubblicamente, ma fonti diplomatiche confermano che la von der Leyen abbia espresso preoccupazione per l'escalation delle tensioni commerciali e l'impatto che questo avrà sulla stabilità economica globale. L'Ue, infatti, si trova in una posizione delicata: fortemente legata economicamente sia agli Stati Uniti che alla Cina, rischia di subire pesanti ripercussioni da questa nuova guerra tariffaria.
L'aumento del 104% sulle tariffe, deciso dall'amministrazione Biden, colpisce una vasta gamma di prodotti cinesi, e secondo gli analisti, potrebbe innescare una reazione a catena con ulteriori ritorsioni da parte di Pechino. Le conseguenze potrebbero essere devastanti per le catene di approvvigionamento globali, già sotto pressione a causa di altri fattori geopolitici ed economici. Il timore è che questa nuova escalation possa portare ad un ulteriore aumento dei prezzi per i consumatori in tutto il mondo.
La dichiarazione ufficiale della Casa Bianca, pur confermando l'aumento delle tariffe, non ha fornito dettagli precisi sulle motivazioni dietro questa decisione. Si parla di presunte pratiche commerciali sleali da parte della Cina, ma la mancanza di trasparenza alimenta le preoccupazioni riguardo alla reale natura di questa misura e alle sue implicazioni a lungo termine. L'incertezza regna sovrana, e gli investitori internazionali osservano con apprensione l'evolversi della situazione.
La triangolazione tra Usa, Cina ed Ue si fa sempre più complessa, e la capacità dell'Unione Europea di mediare tra le due potenze in conflitto sarà messa a dura prova nei prossimi mesi. Il futuro dei rapporti commerciali internazionali appare incerto, e la possibilità di una de-escalation sembra, al momento, piuttosto remota.
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