La proposta UE sui dazi di compensazione

Sui prodotti Usa fino al 25%: l'Ue prepara la contromossa
Brusco risveglio per le relazioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa. La Commissione Europea starebbe preparando una bozza di regolamento che prevede l'introduzione di controdazi su una vasta gamma di prodotti americani, con aliquote che potrebbero arrivare fino al 25% per alcune categorie. La notizia, che sta creando non poca agitazione tra le imprese di entrambi i lati dell'Atlantico, è filtrata nelle ultime ore e fa seguito alla lunga disputa sul sostegno pubblico all'industria aeronautica.
Secondo fonti vicine al dossier, il documento, ancora in fase di elaborazione, prevede un sistema differenziato di dazi. Per diverse categorie di prodotti, l'aliquota sarebbe fissata al 10%, mentre per altre, considerate più sensibili, si arriverebbe al 25%. Tra i beni colpiti potrebbero esserci prodotti agricoli, beni industriali e manufatti.
La decisione dell'Ue non è certo improvvisa. Essa rappresenta una risposta alle misure anti-dumping e compensative imposte dagli Stati Uniti su alcuni prodotti europei, in particolare nel settore aeronautico, con Boeing protagonista di una lunga battaglia commerciale con Airbus. L'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha più volte autorizzato l'imposizione di dazi, creando un clima di crescente tensione tra le due maggiori potenze economiche globali.
"Si tratta di una misura di difesa commerciale, necessaria per tutelare le nostre imprese dalle pratiche commerciali sleali degli Stati Uniti", ha affermato una fonte europea a conoscenza della bozza, preferendo mantenere l'anonimato. L'obiettivo non sarebbe quello di scatenare una guerra commerciale, ma di ottenere una soluzione equa e bilaterale alla controversia, spingendo gli Stati Uniti a rivedere le proprie politiche commerciali.
La pubblicazione della bozza del regolamento è attesa nelle prossime settimane. Nel frattempo, si intensificano le consultazioni tra gli Stati membri dell'Ue per trovare un accordo finale sul testo. La risposta degli Stati Uniti sarà cruciale per capire come evolverà la situazione e se si riuscirà ad evitare un ulteriore deterioramento dei rapporti commerciali transatlantici. La possibilità di una negoziazione per trovare una soluzione extra-OMC rimane aperta, ma dipende dalla volontà politica di entrambe le parti.
L'incertezza regna sovrana tra le imprese europee ed americane, in attesa di conoscere i dettagli del regolamento e le sue possibili conseguenze. L'impatto sulle catene di approvvigionamento globale potrebbe essere significativo, con possibili ripercussioni sull'inflazione e sulla crescita economica.
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