Fassari, Cesaroni e l'amara verità del successo

L'addio a Antonello Fassari: "Il successo non è felicità"
Una notizia che ha sconvolto il mondo dello spettacolo: Antonello Fassari, amato attore noto al grande pubblico per il ruolo ne I Cesaroni, ci ha lasciati oggi all'età di 72 anni. In questo momento di lutto, Repubblica ripubblica l'ultima intervista rilasciata dall'attore, un'intervista che oggi assume un valore ancora più profondo e commovente.
Nell'intervista, Fassari, con la sua proverbiale schiettezza, rifletteva sulla sua carriera e sul successo ottenuto grazie alla fortunata serie televisiva. "I Cesaroni, un boom incredibile, un successo che ha superato ogni aspettativa", dichiarava, con un velo di malinconia nella voce. "Ma il successo, ve lo dico, non è felicità. È un'onda potente che ti travolge, che ti porta in alto, ma che poi ti lascia solo, a confrontarti con te stesso, con i tuoi vuoti."
Le sue parole, oggi, risuonano con una forza particolare. Parlava di un successo che, pur portando notorietà e affetto da parte del pubblico, non riusciva a colmare un vuoto interiore, un'insaziabile sete di qualcosa di più profondo e autentico. Non si trattava di un lamento, ma di una riflessione lucida e sincera sulla natura effimera della fama e sulla complessità della condizione umana.
Fassari, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo interpretare ruoli di grande spessore, lasciando un'impronta indelebile nel panorama televisivo e cinematografico italiano. Ricorderemo la sua bravura, la sua professionalità, ma soprattutto la sua umanità, che traspareva anche dalle sue parole nell'ultima intervista.
"La vera felicità", concludeva Fassari, "sta nelle piccole cose, nelle relazioni autentiche, nell'amore per la famiglia e gli amici. È lì che si trova la vera ricchezza, non nei flash dei fotografi o nelle applausi del pubblico." Un testamento spirituale che ci lascia in eredità, un messaggio di profonda saggezza, ora ancora più prezioso alla luce della sua scomparsa.
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Riposa in pace, Antonello.
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