Al festival TIC, riflettori puntati sull'infodemia.

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Infodemia: Navigare nel Mare di Informazioni al TIC Festival
Il **TIC Festival**, evento annuale dedicato all'innovazione digitale e alla comunicazione, ha ospitato quest'anno un dibattito cruciale su un fenomeno sempre più pervasivo: l'**infodemia**. Ma cos'è esattamente e come possiamo affrontarla? Ne abbiamo discusso con esperti del settore: il professor *Sergio Splendore*, docente all'Università Statale di Milano, e *Clara Morelli*, autrice di Will e Chora Media."L'infodemia," spiega il professor Splendore, "è una sovrabbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che si diffonde rapidamente durante un'emergenza, come una pandemia. Questo può rendere difficile per le persone trovare fonti affidabili e indicazioni chiare".
Clara Morelli, che ha approfondito il tema con i suoi progetti editoriali, sottolinea come "l'infodemia non sia solo una questione di quantità, ma anche di qualità dell'informazione. La disinformazione e le fake news possono avere conseguenze reali sulla salute pubblica e sulla fiducia nelle istituzioni".
Durante il dibattito, sono state discusse diverse strategie per contrastare l'infodemia. Tra queste, l'importanza dell'educazione mediatica, la promozione del pensiero critico e il ruolo dei media nel fornire informazioni accurate e verificate. Il professor Splendore ha evidenziato come "è fondamentale che le università e le scuole promuovano corsi di alfabetizzazione mediatica, in modo che le persone siano in grado di distinguere le fonti affidabili da quelle meno attendibili."
La dottoressa Morelli ha aggiunto: "Le piattaforme social hanno una grande responsabilità nel contrastare la diffusione di fake news. Devono investire in sistemi di verifica e moderazione dei contenuti, ma anche promuovere contenuti informativi di qualità."
Il dibattito al TIC Festival ha offerto spunti di riflessione importanti su come affrontare l'infodemia e navigare in modo più consapevole nel mare di informazioni che ci circonda. L'obiettivo è quello di sviluppare una maggiore resilienza informativa, che permetta ai cittadini di prendere decisioni informate e di contribuire a un dibattito pubblico più sano e costruttivo.```
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