L'ombra dei dazi Trump raggiunge le isole antartiche.

Tariffe al 10% anche per Heard e McDonald: l'incredibile caso delle isole disabitate
L'amministrazione Biden colpisce ancora, questa volta con dazi del 10% su prodotti provenienti dalle isole Heard e McDonald, territori australiani disabitati nel subantartico, abitati solo da foche e pinguini.Una notizia che ha lasciato di stucco il mondo intero: l'applicazione di tariffe aggiuntive su merci provenienti dalle isole Heard e McDonald, un arcipelago remoto e incontaminato situato nell'Oceano Indiano meridionale, a sud-ovest dell'Australia. Si tratta di un territorio amministrato dall'Australia, ma disabitato a eccezione di una stazione di ricerca scientifica temporanea e, ovviamente, di una ricca fauna selvatica composta da foche e pinguini.
La decisione, seppur non ancora ufficialmente confermata, ha scatenato reazioni indignate in tutto il mondo. Il senatore Albanese, in un'intervista rilasciata ieri, ha commentato con queste parole: "Questa decisione dimostra che ormai nessun posto sulla Terra è al sicuro dalle folli politiche protezioniste". Albanese ha poi aggiunto: "È assurdo applicare dazi su un territorio disabitato, privo di qualsiasi attività economica significativa. È una mossa che dimostra un'incapacità di comprendere le reali problematiche economiche globali."
L'impatto di queste tariffe è ovviamente irrilevante dal punto di vista economico, dato che non esiste alcuna produzione di beni destinata all'esportazione. La mossa appare quindi più un atto simbolico, un'ulteriore escalation nella guerra commerciale globale, con ripercussioni simboliche piuttosto che economiche concrete. Tuttavia, l'aspetto paradossale della situazione ha alimentato un acceso dibattito sul futuro delle relazioni commerciali internazionali.
L'aspetto più sorprendente è la scelta stessa delle isole come bersaglio. Chiaramente, l'obiettivo non è danneggiare l'economia delle isole, che non esiste, ma forse inviare un messaggio più ampio agli altri paesi. Questa ipotesi, per quanto inquietante, mette in luce la complessità e la delicatezza della situazione geopolitica attuale, dove anche le aree più remote del pianeta sembrano coinvolte in un conflitto economico che sembra non conoscere limiti.
La comunità scientifica internazionale ha espresso preoccupazione per le possibili ripercussioni ambientali, anche se indirette, di questa decisione. L'applicazione delle tariffe potrebbe creare un precedente pericoloso, aprendo la strada a future misure protezioniste ancora più estreme e imprevedibili.
Rimane da capire quali saranno le prossime mosse dell'amministrazione Biden e se questa decisione sarà rivista. Intanto, le foche e i pinguini delle isole Heard e McDonald continuano a vivere la loro vita, ignari delle turbolenze della politica internazionale che li circondano.
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