Ue: controdazi dal 15 aprile, ma la porta al dialogo resta aperta

Dazi USA su acciaio e alluminio: la risposta dell'UE arriva il 15 aprile. Macron: "Linea dura, ma vogliamo trattare"
L'ombra dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio si allunga sull'Europa. Dopo l'annuncio di Donald Trump di imporre tariffe sui prodotti siderurgici provenienti dall'Unione Europea, la risposta di Bruxelles è attesa per il 15 aprile. Una risposta che potrebbe aprire un nuovo fronte di scontro commerciale tra i due principali partner economici del mondo, con possibili ripercussioni anche sul settore tecnologico.
"Non vogliamo una guerra commerciale, ma difenderemo i nostri interessi", ha dichiarato il Presidente francese Emmanuel Macron, assumendo una posizione di fermezza ma lasciando aperta la porta al dialogo. La Francia, insieme ad altri paesi europei, si prepara a rispondere con dazi mirati su prodotti americani, in quello che si preannuncia un braccio di ferro dalle conseguenze imprevedibili.
Le ipotesi sul tavolo a Bruxelles sono molteplici e vanno ben oltre le semplici contromisure tariffarie. Tra le opzioni più discusse figura una possibile svalutazione dell'euro, una strategia che potrebbe aiutare le esportazioni europee, in particolare in vista dell'Expo 2025 che si terrà a Osaka. Questa ipotesi, però, non è priva di rischi e potrebbe alimentare l'inflazione interna.
L'attenzione si sposta ora anche sul settore tecnologico. Si teme che, dopo acciaio e alluminio, l'amministrazione americana possa estendere le proprie misure protezionistiche anche alle aziende Big Tech europee. Una prospettiva che preoccuperebbe non poco le grandi società del settore e che potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro.
Il 15 aprile sarà una data cruciale. La risposta dell'UE determinerà l'evoluzione della situazione e delineerà il futuro dei rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti. La scelta tra una linea dura e una maggiore apertura al negoziato dipenderà dalle decisioni che verranno prese a Bruxelles. Intanto, l'incertezza regna sovrana sui mercati, con gli investitori in attesa di capire quali saranno le reali conseguenze di questa nuova escalation protezionistica.
La situazione è complessa e richiede un'attenta analisi. Gli esperti sottolineano la necessità di una risposta coordinata e strategica da parte dell'Unione Europea, capace di difendere gli interessi delle imprese europee senza innescare una spirale di rappresaglie reciproche. Il futuro dei rapporti commerciali transatlantici è appeso a un filo. Il 15 aprile sapremo di più.
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