Figlio di 19 anni uccide il padre violento: "L'ho accoltellato, poi ho tentato di salvarlo"

Tragedia a Mezzolombardo: 19enne uccide il padre che picchiava la madre
Una tragedia familiare ha sconvolto la tranquilla Mezzolombardo, in Trentino. Un giovane di 19 anni è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario dopo aver accoltellato a morte il padre, reo, a detta del ragazzo, di aver ripetutamente aggredito la madre. L'accaduto si è verificato nella notte tra lunedì e martedì.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il giovane studente avrebbe confessato di aver agito d'impulso per difendere la madre dalle violenze del padre. La situazione, degenerata nel corso di una lite familiare, avrebbe spinto il 19enne a impugnare un coltello e a colpire mortalmente l'uomo. Dopo l'aggressione, il giovane avrebbe tentato, disperatamente, di rianimare il padre, dimostrando un misto di orrore e rimorso per quanto aveva compiuto.
"L'ho accoltellato e ho cercato di rianimarlo," avrebbe dichiarato il 19enne agli investigatori, mostrandosi profondamente scosso e collaborativo con le forze dell'ordine. Le sue dichiarazioni, supportate da alcune testimonianze, stanno al momento al centro delle indagini, che cercheranno di accertare nel dettaglio la dinamica dei fatti e l'esatta sequenza degli eventi.
La Procura di Trento ha aperto un'inchiesta per fare piena luce sulla vicenda. Si stanno esaminando attentamente le testimonianze e si attende l'esito dell'autopsia sul corpo della vittima per definire con precisione le cause del decesso e il numero di coltellate inferte. La posizione del giovane è particolarmente delicata, anche alla luce della sua giovane età e della circostanza aggravante della difesa della madre.
L'intera comunità di Mezzolombardo è sbalordita da quanto accaduto. Un evento così drammatico ha scosso profondamente la popolazione, lasciando un profondo senso di dolore e smarrimento. In questo momento di grande difficoltà, è fondamentale lasciare che le forze dell'ordine e la magistratura svolgano il loro lavoro con la massima serenità, evitando illazioni e speculazioni che potrebbero compromettere le indagini.
L'attenzione è ora rivolta al supporto psicologico necessario sia per il giovane arrestato che per la madre, profondamente traumatizzata da quanto avvenuto. Il caso solleva anche una riflessione sulla lotta contro la violenza domestica e l'importanza di un supporto adeguato per le vittime e per coloro che assistono a simili episodi. Per informazioni e aiuto in caso di violenza domestica è possibile contattare il numero verde 1522.
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