Governo frena su dazi USA: Meloni e Von der Leyen in disaccordo

Governo frena su dazi USA: Meloni e Von der Leyen in disaccordo

Meloni frena la Commissione Ue: prudenza sui dazi Usa, si valutano "sconti bilaterali"

La premier Giorgia Meloni ha frenato l'impulso della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a reagire immediatamente ai dazi americani sulle olive italiane. Mentre Bruxelles sembrava propensa a una risposta rapida e unitaria, Roma preferisce un approccio più cauto, privilegiando la ricerca di soluzioni bilaterali con gli Stati Uniti.

"Non si escludono sconti bilaterali, ma l'obiettivo resta la difesa dell'unità europea", ha dichiarato una fonte governativa a stretto contatto con Palazzo Chigi. Questa strategia, apparentemente in contrasto con la linea comunitaria, mira a evitare una guerra commerciale su vasta scala, pregiudicando potenzialmente altri settori dell'export italiano oltre a quello olivicolo.

La cautela di Meloni è motivata dalla volontà di preservare la coesione dell'Unione Europea, un obiettivo prioritario per il governo italiano. Tuttavia, la disponibilità a negoziare accordi bilaterali con Washington rappresenta un piano B, un'opzione da attivare qualora i tentativi di mediazione a livello comunitario dovessero fallire.

"L'Italia è fortemente impegnata a trovare una soluzione equa e duratura che tuteli i produttori italiani di olive," ha ribadito la stessa fonte. "Ma crediamo che una risposta affrettata e sproporzionata potrebbe avere conseguenze negative per l'intera economia italiana ed europea."

La situazione rimane delicata. La pressione degli Stati Uniti è forte, e la risposta dell'Unione Europea è attesa con ansia dalle aziende italiane del settore olivicolo. La scelta di Meloni di privilegiare una strategia prudente e pragmatica, pur mantenendo aperta la possibilità di negoziazioni bilaterali, rappresenta una sfida delicata per l'equilibrio tra gli interessi nazionali e la coesione europea. L'evoluzione della vicenda richiederà una attenta osservazione degli sviluppi diplomatici tra Roma, Bruxelles e Washington.

Il dibattito è aperto e le prossime settimane saranno cruciali per capire quale strategia prevalerà. L'auspicio è quello di una soluzione che tuteli sia gli interessi degli olivicoltori italiani sia la stabilità del mercato europeo.

(02-04-2025 01:00)