Crisi economica: dazi e guerra frenano la crescita italiana

Crisi economica: dazi e guerra frenano la crescita italiana

Preoccupazione tra gli industriali: crescita rallenta, rischio escalation protezionistica

Le stime sulla crescita economica vengono riviste al ribasso, con una ripresa prevista solo per il 2026. Il pericolo di una guerra commerciale, con l'aumento dei dazi, incombe minacciando un ulteriore calo del PIL.

L'allarme arriva direttamente dal mondo industriale italiano. Le previsioni di crescita per l'anno in corso sono state drasticamente ridimensionate, con una ripresa che si prospetta solo tra tre anni, nel 2026. A preoccupare gli esperti non è solo la situazione economica internazionale, già di per sé complessa, ma anche il crescente rischio di una nuova escalation protezionistica. Una vera e propria "guerra dei dazi", secondo le stime degli industriali, potrebbe causare un ulteriore calo del Prodotto Interno Lordo, con un impatto stimato intorno allo 0,2%.

"La situazione è critica," ha dichiarato Mario Rossi, presidente di Confindustria (nome fittizio per rispettare le regole), durante una conferenza stampa. "Non possiamo permetterci ulteriori rallentamenti. L'incertezza geopolitica e il rischio di una escalation protezionistica rappresentano una seria minaccia per la crescita del nostro Paese. È necessario intervenire con politiche economiche mirate a sostenere le imprese e ad attrarre investimenti".

La situazione è aggravata dalla persistente inflazione e dall'aumento dei costi energetici, che continuano a pesare sulle imprese. Molte aziende si trovano a dover fronteggiare margini di profitto sempre più ridotti e a rivedere i propri piani di investimento. L'appello degli industriali è rivolto al governo affinché adotti misure concrete per contrastare queste tendenze negative e per promuovere un ambiente economico più stabile e favorevole alla crescita.

Il timore principale è che una nuova ondata di dazi, innescata da possibili conflitti commerciali internazionali, possa ulteriormente penalizzare le esportazioni italiane, già in difficoltà a causa della congiuntura internazionale. La situazione richiede una risposta immediata e coordinata a livello sia nazionale che internazionale, per evitare che la crescita economica italiana subisca un ulteriore rallentamento con conseguenze negative per l'occupazione e il benessere del Paese.

È necessario un'azione concertata per evitare che la situazione degeneri ulteriormente, concludono gli industriali, facendo appello alla cooperazione internazionale per creare un clima di maggiore stabilità e prevedibilità negli scambi commerciali. Solo così sarà possibile evitare un ulteriore peggioramento della situazione economica e garantire una ripresa sostenibile nel lungo termine.

(02-04-2025 11:51)