Clinton accusa Trump di indebolire l'America con un potere irresponsabile.

Hillary Clinton attacca Trump: "Potere stupido", l'America sarà più debole
Hillary Clinton ha sferrato un duro attacco a Donald Trump, definendo il suo approccio alla politica internazionale come "dumb power", ovvero "potere stupido". In una recente dichiarazione, riportata da diversi media internazionali, la ex Segretaria di Stato ha sostenuto che la strategia di Trump sta rendendo gli Stati Uniti sempre più inefficaci, ciechi e deboli sulla scena globale.
Clinton ha sottolineato l'importanza di un approccio intelligente e strategico nella gestione delle relazioni internazionali, in contrasto con quello che lei considera un uso del potere privo di lungimiranza e basato sulla forza bruta. "In un mondo pericoloso e complesso – ha affermato – non è sufficiente essere forti. Occorre anche essere intelligenti".
La sua critica si concentra sulla presunta incapacità di Trump di costruire alleanze solide e di negoziare accordi efficaci, preferendo invece una linea di condotta unilaterale e spesso conflittuale. Secondo Clinton, questa strategia ha alienato gli alleati tradizionali degli Stati Uniti e indebolito la posizione del paese nel mondo.
Le dichiarazioni di Clinton non sono una novità: la ex candidata democratica alla presidenza ha ripetutamente criticato l'amministrazione Trump per la sua gestione della politica estera. Tuttavia, l'utilizzo del termine "dumb power" ha suscitato un ampio dibattito, con molti analisti che concordano sulla necessità di un approccio più sofisticato e strategico alle sfide globali, mentre altri difendono l'approccio di Trump.
Questa critica arriva in un momento di crescenti tensioni internazionali e di sfide complesse che richiedono una risposta diplomatica e strategica, argomenta Clinton. L'accusa di "potere stupido" lancia un'ombra pesante sulla leadership americana e sulle sue capacità di guidare il mondo in un periodo di incertezza geopolitica. La dichiarazione di Clinton solleva interrogativi sul futuro ruolo degli Stati Uniti nel panorama internazionale e sulle conseguenze a lungo termine di una politica estera basata, a suo dire, su un approccio miope e inefficace. Il dibattito è aperto e le sue implicazioni sono di portata globale.
(