**"Fake news dalla Russia: "Mercenario italiano morto in Ucraina", ma Previtali replica: "Sono qui, più vivo che mai!""**

"Sono vivo!": Il bergamasco Previtali smentisce la sua stessa morte rilanciata dai media russi
BRLa notizia aveva fatto rapidamente il giro del web, alimentata dai media di Mosca, inclusa l'agenzia Tass: un "mercenario italiano" di 30 anni, proveniente dalla provincia di Bergamo, sarebbe stato ucciso in Ucraina. L'uomo, identificato come Previtali, secondo le fonti russe, avrebbe combattuto ripetutamente al fronte per le forze di Kiev, nonostante fosse stato ferito più volte. Il suo presunto decesso era stato presentato come un "successo" delle forze russe.
BRMa la verità, come spesso accade in questi contesti di conflitto e disinformazione, si è rivelata ben diversa. Lo stesso Previtali, contattato da amici e parenti allarmati, ha prontamente smentito la notizia. "Sono vivo e vegeto", avrebbe dichiarato, aggiungendo di essere al sicuro e di non essere rimasto vittima di alcun attacco. La smentita, diffusa rapidamente sui social media e ripresa da diverse testate, ha creato un'ondata di sollievo e indignazione.
BRL'episodio solleva interrogativi sulla credibilità delle fonti di informazione in tempo di guerra e sulla facilità con cui notizie false o distorte possono essere diffuse e amplificate. Resta da capire quali siano le motivazioni dietro la diffusione di questa fake news e se si tratti di un tentativo deliberato di disinformazione o di un semplice errore di valutazione da parte dei media russi. In ogni caso, la vicenda di Previtali dimostra l'importanza di verificare sempre le fonti e di non dare per scontato ciò che viene riportato, soprattutto in contesti di conflitto.
BRLa vicenda, con il suo rapido susseguirsi di notizia, smentita e chiarimenti, evidenzia ancora una volta la complessità del conflitto in Ucraina e le sfide legate alla corretta informazione in un contesto di guerra.
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