Caffè San Marco, Magris e Cazzullo: scintille con una barista.

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Il Caffè San Marco Replica a Cazzullo: "Magris è di Casa, Nessuna Dimenticanza"
Trieste - Una polemica inattesa ha scosso il tranquillo ambiente culturale triestino, e in particolare, le atmosfere ovattate del Caffè San Marco, storico locale letterario. Tutto è nato da un articolo del giornalista Aldo Cazzullo, che, in un resoconto di un suo recente passaggio nel capoluogo giuliano, lamentava una presunta scarsa conoscenza dell'opera di Claudio Magris da parte del personale del caffè.
La direzione del Caffè San Marco, con una nota ufficiale, ha espresso il proprio stupore e disappunto per quanto affermato da Cazzullo. "Affermare che il nostro personale ignori l'importanza di Claudio Magris per Trieste e per la cultura italiana è semplicemente falso," si legge nella nota. "Magris è un frequentatore abituale del nostro caffè, un amico della casa. La sua presenza è parte integrante della nostra identità e della nostra storia."BR
La nota prosegue, sottolineando come il Caffè San Marco sia da sempre un punto di riferimento per intellettuali, scrittori e artisti, e che il personale è costantemente aggiornato e sensibile alle tematiche culturali che animano il locale. "Il nostro obiettivo è quello di offrire un'esperienza autentica e ricca di significato ai nostri clienti, nel rispetto della tradizione letteraria triestina."BR
La direzione del Caffè San Marco ha concluso auspicando una rettifica da parte di Cazzullo, invitandolo a tornare nel locale per constatare di persona la profonda ammirazione che il personale nutre per Claudio Magris e per il suo contributo alla cultura.BR
Al momento, non è ancora pervenuta una replica da parte del giornalista. La querelle continua ad animare i dibattiti culturali in città.
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