Divisi sull'invio di truppe: Macron frena

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Al vertice dei "volenterosi": la Russia resiste, niente revoca sanzioni

Un vertice internazionale dedicato alla ricerca di una soluzione alla guerra in Ucraina si è concluso senza significativi passi avanti.
La Russia, nonostante la partecipazione al tavolo negoziale, ha mostrato ancora una volta una posizione intransigente, respingendo qualsiasi ipotesi di revoca delle sanzioni internazionali imposte dopo l'invasione dell'Ucraina. Le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti russi, seppur apparentemente concilianti, sono state interpretate dalla maggior parte dei partecipanti come un mero esercizio di diplomazia, un tentativo di guadagnare tempo senza reali intenzioni di cedere su posizioni chiave.

"La Russia continua a fingere di negoziare, ma la realtà è ben diversa" ha dichiarato un alto funzionario dell'Unione Europea, preferendo rimanere anonimo. "L'obiettivo è solo quello di indebolire la coesione internazionale e di prolungare il conflitto."

La questione della revoca delle sanzioni è stata il punto principale di attrito. Mentre alcuni paesi, spinti da preoccupazioni economiche, si sono mostrati più inclini a un compromesso, la maggioranza ha ribadito la necessità di mantenere le sanzioni fino a quando la Russia non si ritirerà completamente dal territorio ucraino e non rispetterà il diritto internazionale.

Il presidente francese Emmanuel Macron, intervenuto in conferenza stampa al termine dei lavori, ha sottolineato l'assenza di un'unanimità riguardo all'invio di ulteriori truppe a supporto dell'Ucraina. "Non c'è stata una decisione comune su questo punto, le posizioni dei diversi paesi rimangono ancora divergenti", ha affermato Macron, evidenziando la complessità del quadro geopolitico e le diverse sensibilità in gioco. L'incertezza riguardo alla fornitura di ulteriori aiuti militari all'Ucraina lascia aperta la possibilità di una prolungata fase di stallo nel conflitto.

La situazione rimane dunque estremamente delicata. Mentre la guerra continua a mietere vittime, la comunità internazionale si trova a dover affrontare la sfida di mantenere la coesione e di trovare un equilibrio tra la necessità di porre fine alle ostilità e la difesa dei propri interessi nazionali. La strada verso una soluzione pacifica appare ancora lunga e tortuosa, e il futuro resta incerto. La mancanza di progressi significativi al vertice dei "volenterosi" non fa che accentuare questa preoccupazione.

(27-03-2025 15:02)