L'umiliazione della pace a Kiev? Un'ipotesi remota.

Accordo sul Mar Nero: Vittoria o Umiliazione per Kiev?
Riadi, Arabia Saudita - Ieri, nella capitale saudita, si è concluso un vertice dedicato alla crisi ucraina, culminato con un accordo sul corridoio di navigazione sicura nel Mar Nero per l'esportazione di grano ucraino. Un risultato apparentemente positivo, ma che genera profonde divisioni e interrogazioni sul suo reale significato strategico e politico per Kiev. L'intesa, raggiunta sotto l'egida dell'Arabia Saudita e con la partecipazione di numerosi paesi, tra cui la Russia, prevede la garanzia di sicurezza per le navi che trasporteranno cereali ucraini, mitigando così il rischio di attacchi navali.
Ma l'ombra di una "pace umiliante" per l'Ucraina aleggia pesante. Molti analisti si chiedono se questo accordo, che non prevede garanzie di sicurezza per le infrastrutture portuali ucraine né il ritiro delle truppe russe dai territori occupati, rappresenti una vittoria o una concessione eccessiva da parte di Zelensky. L'assenza di una contropartita sostanziale da parte di Mosca, se non un generico impegno alla sicurezza della navigazione, alimenta il sospetto che l'accordo sia più un'opportunità per la Russia di alleggerire le sanzioni internazionali che un vero passo verso la risoluzione del conflitto.
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dovrà ora affrontare la delicata sfida di giustificare l'accordo davanti alla propria opinione pubblica, spiegando come questo accordo contribuisca alla vittoria finale e alla ricostruzione del paese. L'opposizione, già critica nei confronti delle precedenti concessioni, potrebbe intensificare la pressione politica sul governo. Le opinioni pubbliche internazionali, invece, sono divise: mentre alcuni salutano l'accordo come un segnale di speranza per la sicurezza alimentare globale, altri temono che possa rappresentare un precedente pericoloso, concedendo implicitamente alla Russia la possibilità di imporre le proprie condizioni senza affrontare seriamente le violazioni del diritto internazionale.
La partita, dunque, è tutt'altro che conclusa. L'accordo sul Mar Nero rappresenta un tassello, forse importante, ma certamente non risolutivo, nel complesso mosaico del conflitto ucraino. Le prossime settimane saranno cruciali per valutare l'effettiva applicazione dell'accordo e le sue conseguenze geopolitiche a lungo termine. Resta aperta la questione fondamentale: questo accordo contribuirà davvero a una pace giusta e duratura, oppure rappresenterà una semplice tregua strategica a vantaggio della Russia? Solo il tempo potrà fornire una risposta definitiva.
Per approfondire: Sito ufficiale delle Nazioni Unite
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