**Hakamada, pugile scagionato dopo 50 anni: maxi risarcimento per l'errore giudiziario.**

**Hakamada, pugile scagionato dopo 50 anni: maxi risarcimento per l

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Risarcimento Record, Ma la Giustizia Arriva Troppo Tardi: Hakamada, Pugile Giapponese, Dopo Mezzo Secolo nel Braccio della Morte

Il tribunale distrettuale di Shizuoka ha riconosciuto poco più di un milione di euro a Iwao Hakamada, l'ex pugile giapponese ingiustamente detenuto per quasi cinquant'anni nel braccio della morte.
Una cifra che, pur rappresentando un risarcimento senza precedenti per un errore giudiziario in Giappone, suona amaramente insufficiente di fronte a una vita spezzata.

All'età di 89 anni, Hakamada vive con la sorella Hideko, che si è dedicata anima e corpo alla sua liberazione.
Le lunghe e ingiuste detenzioni hanno lasciato segni indelebili: le sue capacità cognitive sono gravemente compromesse e difficilmente potrà godere appieno del risarcimento.

La vicenda di Hakamada ha inizio nel 1966, quando venne arrestato e accusato dell'omicidio del suo datore di lavoro, della moglie e dei loro due figli.
Nonostante le numerose incongruenze e le prove manipolate, venne condannato a morte nel 1968.
Per decenni, Hakamada ha lottato per dimostrare la sua innocenza, sostenendo di essere stato costretto a confessare sotto tortura.

Nel 2014, la sua condanna è stata sospesa e Hakamada è stato rilasciato dalla prigione.
Il tribunale ha riconosciuto la possibilità che le prove fossero state fabbricate, gettando un'ombra inquietante sul sistema giudiziario giapponese.
La battaglia legale per la sua completa assoluzione continua, ma l'ottenimento del risarcimento rappresenta un passo importante, sebbene tardivo, verso la giustizia.

La storia di Hakamada è un monito sulla fallibilità della giustizia e sulla necessità di garantire processi equi e trasparenti.
Il suo caso ha sollevato interrogativi profondi sulla pena di morte e sulle condizioni dei detenuti nel braccio della morte in Giappone.

Resta l'amarezza per un'esistenza segnata dall'ingiustizia e per un risarcimento che, per quanto consistente, non potrà mai restituire a Hakamada gli anni perduti e la dignità violata.

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(25-03-2025 12:24)