Debito fiscale: 1.865 miliardi, l'Upb boccia la rottamazione.

Debito Fiscale: Un Monte di 1.865 Miliardi, Ma Solo 100,8 Miliardi Recuperabili
L'Italia è schiacciata da un debito fiscale mostruoso: 1.865 miliardi di euro. Un dato allarmante emerso dalla relazione dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb) presentata al Senato, che getta un'ombra pesante sulle prospettive economiche del Paese. La cifra, impressionante di per sé, è resa ancora più preoccupante dalla stima di quanto effettivamente recuperabile: appena 100,8 miliardi di euro. Il resto, un'enorme massa di crediti, rischia di rimanere inesigibile.
Secondo l'Upb, le misure di rottamazione delle cartelle esattoriali, lungi dall'agevolare il recupero dei crediti, stanno producendo l'effetto contrario. "Le aspettative di future agevolazioni e condoni hanno ripercussioni negative sui versamenti per adeguamento spontaneo", si legge nel rapporto. In sostanza, i contribuenti, confidando in possibili sgravi futuri, preferiscono rimandare il pagamento dei debiti, aggravando ulteriormente la situazione.
Anche il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) esprime preoccupazione, sottolineando come questa situazione crei una grave sperequazione tra chi paga regolarmente le tasse e chi, invece, sfrutta le opportunità di dilazione o condono per evitare il pagamento. La mancanza di riscossione dei crediti contribuisce ad aumentare il peso del debito pubblico e a limitare le risorse disponibili per investimenti strategici.
La situazione è critica e richiede un intervento risolutivo e strutturale. Non bastano le iniziative sporadiche e frammentate, ma è necessaria una riforma complessiva del sistema di riscossione, che garantisca maggiore efficacia ed equità. Il rischio, altrimenti, è quello di vedere il debito fiscale crescere inesorabilmente, compromettendo la stabilità finanziaria del Paese e penalizzando i cittadini più virtuosi.
L'Upb, nel suo rapporto, evidenzia la necessità di adottare strategie più incisive per contrastare l'evasione fiscale e per incentivare il pagamento spontaneo dei debiti. Solo così si potrà sperare di ridurre il peso di questo enorme fardello e di garantire una maggiore giustizia fiscale.
Il dibattito politico è aperto, ma la necessità di affrontare con urgenza questa problematica è evidente. Il futuro del bilancio pubblico italiano dipende in larga misura dalla capacità di recuperare i crediti fiscali attualmente inesigibili. La sfida è ardua, ma la posta in gioco è troppo alta per poterla ignorare.
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