Il DNA di Sempio sotto le unghie di Chiara: Stasi ribadisce la sua innocenza

Il DNA di Sempio sotto le unghie di Chiara: Stasi ribadisce la sua innocenza

Stasi lascia Bollate per il lavoro: "Innocente, non conosco Sempio"

Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi, è uscito dal carcere di Bollate per recarsi al lavoro. Una notizia che riapre le ferite di una vicenda giudiziaria che ha scosso l'Italia. Mentre si dirigeva verso il suo posto di lavoro, Stasi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, dichiarando la propria innocenza e negando qualsiasi conoscenza con Giuseppe Sempio, il cui DNA è stato trovato sotto le unghie della vittima.
"Io sono innocente," ha affermato Stasi con fermezza. "Ci sarà un motivo se il DNA di Sempio è stato ritrovato sotto le unghie di Chiara, ma io non c'entro nulla. Non conosco Sempio, mai incontrati." La sua uscita dal carcere, seppur per motivi lavorativi, rappresenta un evento di forte impatto emotivo, considerando la gravità del reato e l'attenzione mediatica che ancora oggi circonda il caso.
La presenza del DNA di Sempio rappresenta uno degli elementi chiave del processo, alimentando da sempre dubbi e diverse interpretazioni. La difesa di Stasi ha sempre contestato la validità delle prove, sottolineando la possibilità di contaminazioni o di altre spiegazioni alternative.
L'uscita di Stasi per andare a lavorare segna un nuovo capitolo di questa intricata vicenda. Rimane aperta la questione sull'effettiva ricostruzione dei fatti e sulla possibilità di una revisione del processo alla luce di nuove prove o di elementi emersi negli anni successivi alla condanna. La famiglia Poggi, nel frattempo, continua a chiedere giustizia e a mantenere viva la memoria di Chiara. La verità, dunque, continua a rimanere celata dietro un velo di mistero, alimentando un dibattito che non accenna a placarsi.
Il percorso di reinserimento sociale di Stasi è iniziato, ma la sua dichiarazione di innocenza e la negazione di qualsiasi conoscenza con Sempio riaccendono inevitabilmente il caso e le domande senza risposta che hanno caratterizzato questa dolorosa vicenda giudiziaria. La battaglia per la verità, a distanza di anni, continua.

(24-03-2025 15:34)