Milano allo sbando: futuro negato, rabbia inesplosa.

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Milano, la Fabbrica dei Sogni Infranti: la Vera Violenza è l'Assenza di Futuro
**Segui su affaritaliani.it ** - La narrazione patinata di Milano, la città che corre, nasconde una realtà ben più cupa e insidiosa: *la violenza silenziosa dell'assenza di prospettive*, che colpisce soprattutto i giovani. Non si tratta solo di criminalità, pur presente e in aumento come dimostrano le recenti aggressioni in zona Navigli denunciate da residenti e commercianti, ma di una **crisi profonda del tessuto sociale** che si manifesta nell'impossibilità, per molti, di costruirsi un futuro dignitoso.BRIl costo della vita alle stelle, con affitti proibitivi e stipendi che non tengono il passo, trasforma il sogno milanese in un incubo. Giovani professionisti, creativi, studenti: tutti si scontrano con un muro di difficoltà che li costringe a rinunciare ai propri progetti, a ripiegare su lavori precari o, peggio, ad abbandonare la città. La competizione spietata, la pressione costante, l'ansia da prestazione alimentano un clima di frustrazione e malessere che sfocia spesso in fenomeni di disagio sociale.BR
Quest'anno, più che mai, la sensazione è quella di una Milano che ha perso la sua anima, soffocata da una logica di profitto che non guarda in faccia a nessuno. Non basta investire in nuove infrastrutture e grattacieli scintillanti se poi non si garantisce ai cittadini la possibilità di vivere dignitosamente. La vera sfida per Milano è quella di tornare a essere una città inclusiva, capace di offrire opportunità concrete a tutti, senza lasciare indietro nessuno. Altrimenti, la sua bellezza diventerà solo una facciata, un'illusione per turisti e investitori, mentre la sua anima si spegnerà lentamente.```
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