Zelensky e Trump: controllo USA sulle centrali nucleari ucraine?

Telefonata Biden-Zelensky: Tensioni sul fronte di Kursk, proposta di Trump e colloqui di pace a Gedda
Una telefonata tesa tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky ha acceso i riflettori sulla situazione militare in Ucraina. Secondo fonti anonime vicine alla Casa Bianca, la conversazione si è concentrata sulla controffensiva ucraina e sulle affermazioni di Vladimir Putin riguardo alla presunta "sconfitta imminente di Kiev nel settore di Kursk". Putin, attraverso i canali ufficiali russi, avrebbe dichiarato: “Stiamo completando la sconfitta di Kiev nel Kursk”, una dichiarazione che non trova riscontro nelle analisi indipendenti delle forze armate ucraine e occidentali. Le perdite subite da entrambe le parti in questa zona sono state elevate, ma al momento non si può parlare di una sconfitta decisiva per Kiev.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stata la notizia, proveniente da fonti diplomatiche, di una proposta avanzata da Donald Trump a Zelensky: il controllo statunitense delle centrali nucleari ucraine. La proposta, non confermata ufficialmente né da Trump né dalla Casa Bianca, ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale, soprattutto riguardo alle implicazioni geopolitiche di una simile iniziativa. La gestione delle centrali nucleari in Ucraina è un tema estremamente sensibile, viste le preoccupazioni per la sicurezza e il rischio di incidenti in zone di conflitto.
Nel frattempo, un barlume di speranza arriva dal fronte diplomatico. Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, colloqui per una tregua tra Russia e Ucraina sono previsti per domenica a Gedda, in Arabia Saudita. Sullivan ha sottolineato l’importanza di questi colloqui, definendoli un "passo significativo" verso una possibile soluzione pacifica del conflitto. La partecipazione di numerose delegazioni internazionali, tra cui rappresentanti africani e asiatici, fa sperare in un dialogo costruttivo, anche se le aspettative rimangono prudenti viste le profonde divergenze tra le parti in conflitto.
La situazione sul campo rimane volatile e incerta. Mentre la controffensiva ucraina continua, gli scontri a Kursk e in altre aree del fronte orientale rimangono intensi. L'impatto delle sanzioni occidentali sulla Russia e l'efficacia degli aiuti militari forniti all'Ucraina continueranno a plasmare il corso della guerra nei prossimi mesi. Il successo dei colloqui di pace a Gedda sarà fondamentale per determinare se questa guerra potrà trovare una via d'uscita negoziata o se la situazione di stallo continuerà a protrarsi, con conseguenze devastanti per l'Ucraina e per la stabilità globale.
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