Orbán colpisce i diritti LGBTQ+: nuovo disegno di legge contro i Pride in Ungheria

Orbán colpisce i diritti LGBTQ+: nuovo disegno di legge contro i Pride in Ungheria

Ungheria: Fidesz punta a vietare il Pride, attacco ai diritti LGBTQIA+ e alle ONG

Budapest, – Il partito di Viktor Orbán, Fidesz, ha presentato un emendamento alla legge sugli assembramenti che di fatto proibirebbe le manifestazioni LGBTQIA+. La proposta, definita da molti osservatori come un attacco frontale ai diritti civili, arriva a pochi anni dalle elezioni del 2026 e si inserisce in una più ampia strategia di restrizione delle libertà di espressione e associazione.

"La marcia per i diritti LGBTQIA+ è ritenuta dannosa per i bambini", si legge nella motivazione dell'emendamento, una frase che riecheggia la retorica conservatrice spesso utilizzata dal governo ungherese per giustificare le sue politiche restrittive. Questa affermazione, priva di basi scientifiche, alimenta un clima di intolleranza e discriminazione nei confronti della comunità LGBTQIA+.

La proposta non si limita al divieto del Pride. L'emendamento prevede infatti maggiori restrizioni per le organizzazioni non governative (ONG), accusate dal governo di ricevere finanziamenti stranieri e di interferire nella politica interna. Simili accuse sono state rivolte anche ad alcuni media indipendenti, sempre più spesso oggetto di intimidazioni e pressioni.

Questa strategia di stretta sui diritti civili e sulle libertà fondamentali preoccupa profondamente le organizzazioni internazionali per i diritti umani. Amnesty International e Human Rights Watch hanno già espresso la loro profonda preoccupazione, denunciando la crescente erosione dello stato di diritto in Ungheria e l'utilizzo di leggi vaghe per reprimere la dissenso.

L'Unione Europea, pur avendo ripetutamente criticato le politiche del governo ungherese sui diritti LGBTQIA+, finora non ha trovato strumenti efficaci per contrastare queste violazioni. La situazione si presenta critica, con l'avvicinarsi delle elezioni del 2026, e mette a rischio il futuro della democrazia e dei diritti fondamentali in Ungheria.

Secondo alcuni analisti, la mossa di Fidesz è una chiara strategia per consolidare il proprio potere prima del voto, sfruttando temi divisivi per mobilitare la propria base elettorale e delegittimare le voci critiche. La comunità internazionale è chiamata a vigilare attentamente e a esercitare pressioni sul governo ungherese affinché rispetti gli impegni internazionali in materia di diritti umani.

La situazione richiede un'attenzione costante. Seguiremo gli sviluppi della vicenda e informeremo i nostri lettori su ogni aggiornamento significativo. Per maggiori informazioni sulla situazione dei diritti umani in Ungheria, è possibile consultare i rapporti di organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch.

(17-03-2025 15:26)