Bergamo: un ricordo Covid al Monumentale

La Chiesa del Monumentale di Bergamo nuovamente vuota: un'eco del 2020
Bergamo, una città che porta ancora le cicatrici di una pandemia che ha segnato profondamente il mondo, si ritrova a fare i conti con un'immagine che riporta alla mente i giorni più bui del 2020. La chiesa all'interno del Cimitero Monumentale, luogo di preghiera e di raccoglimento, è stata di nuovo svuotata dei suoi banchi. Un silenzio assordante, rotto solo dal vento che soffia tra le lapidi, avvolge uno spazio che, due anni fa, si è trasformato in un'immensa, straziante camera ardente.
La scena, simile a quella drammatica vissuta durante il picco della prima ondata di Covid-19, non lascia indifferenti. Allora, al posto delle file ordinate di inginocchiatoi, si ergevano centinaia di bare, simbolo di una sofferenza collettiva senza precedenti. Oggi, la rimozione dei banchi, seppur non con la stessa carica di dolore, risveglia un ricordo doloroso, un'eco inquietante di un passato che sembrava ormai alle spalle.
"E' un'immagine che colpisce profondamente", racconta Maria, una cittadina bergamasca che visita regolarmente il cimitero. "Vedere la chiesa vuota mi riporta indietro nel tempo, a quei giorni di paura e di lutto. Speriamo che questa volta non sia un presagio di qualcosa di altrettanto grave."
Non è chiaro al momento il motivo preciso per cui i banchi sono stati rimossi. Si attendono comunicazioni ufficiali dall'amministrazione comunale o dalla Diocesi di Bergamo per capire se si tratta di lavori di ristrutturazione o di un'altra disposizione. Intanto, l'immagine della chiesa vuota rimane impressa nella memoria collettiva, un monito a non dimenticare il dolore e le sofferenze patite, e un invito alla riflessione sulla fragilità umana.
La speranza è che questo gesto non sia un preludio a nuove tragedie, ma semplicemente una fase di transizione, un momento che, pur nella sua carica emotiva, non riporti la città a vivere i drammi del 2020. Il Cimitero Monumentale di Bergamo, con la sua storia e le sue testimonianze, rimane un luogo di memoria, di riflessione e di speranza per il futuro.
Ricordiamo le vittime del Covid-19. Mai più.
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