**Yemen, Trump reagisce agli Houthi con raid e ammonisce Teheran: "Non tollereremo il vostro appoggio."**

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**Escalation di Violenza in Medio Oriente: Decine di Morti e Timori per una Guerra Allargata**
Teheran, 13 Gennaio 2024 - La situazione in Medio Oriente precipita in una spirale di violenza senza precedenti. Fonti locali riportano almeno 31 morti e oltre 100 feriti a seguito di una serie di attacchi che hanno colpito infrastrutture strategiche. Tra i bersagli figurano radar, sistemi di difesa aerea, sistemi missilistici e basi operative di droni. L'intensità e la precisione degli attacchi suggeriscono un coinvolgimento di attori statali di rilievo.
La reazione dei Pasdaran, le Guardie Rivoluzionarie Islamiche, è stata immediata e ferma. In una dichiarazione ufficiale, hanno promesso di "rispondere con forza ad ogni attacco", alimentando i timori di una escalation incontrollata. Le parole dei Pasdaran suonano come una minaccia diretta e preannunciano possibili rappresaglie.
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha lanciato un appello diretto al senatore statunitense Marco Rubio, esortando "tutte le parti coinvolte a cessare immediatamente ogni azione armata". L'intervento di Lavrov sottolinea la crescente preoccupazione internazionale per il rischio di un conflitto regionale generalizzato.
Parallelamente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ordinato raid mirati contro gli Houthi in Yemen, accusati di essere una minaccia per la sicurezza regionale. In un duro monito rivolto all'Iran, Trump ha dichiarato che "l'Iran sarà ritenuto responsabile se continuerà a sostenere e finanziare gli Houthi". Questa mossa, inevitabilmente, inasprisce ulteriormente i rapporti già tesi tra Washington e Teheran.
Gli analisti temono che queste azioni combinate possano innescare una vera e propria guerra per procura, con conseguenze devastanti per la stabilità dell'intera regione. Resta da vedere se gli sforzi diplomatici internazionali riusciranno a contenere l'escalation e a riportare le parti al tavolo dei negoziati. La situazione è in rapida evoluzione e gli sviluppi delle prossime ore saranno cruciali.
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