Sindacati uniti per l'emergenza: CGIL, CISL e UIL compatti, superando le divergenze.

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Landini: "No a nuovo debito per le armi". Fumarola: "Sosteniamo l'unione dei popoli"
Roma, [Data odierna] - Un fronte sindacale unito si è schierato oggi contro l'aumento della spesa militare e a favore della diplomazia per la risoluzione dei conflitti. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha espresso con forza la sua opposizione all'idea di contrarre nuovo debito per finanziare l'acquisto di armamenti.
"Non possiamo permetterci di gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini con nuovo debito pubblico, soprattutto se destinato a spese militari," ha dichiarato Landini. "Le risorse vanno investite nella sanità, nell'istruzione, nel lavoro e nel welfare. La priorità deve essere il benessere delle persone, non l'incremento degli arsenali."
Anche Daniela Fumarola, leader della Cisl, ha sottolineato l'importanza della pace e della solidarietà internazionale. "Sosteniamo l'unione dei popoli e crediamo fermamente nel dialogo come strumento per superare le divisioni e costruire un futuro di pace e prosperità per tutti," ha affermato Fumarola. "Investire nella diplomazia e nella cooperazione è l'unica via per garantire la sicurezza globale."
La manifestazione ha visto la partecipazione congiunta di Cgil, Cisl e Uil. Un segnale forte di unità, nonostante le diverse sensibilità su altre questioni. "La pensiamo diversamente su molti temi, ma ora è importante esserci," ha commentato un delegato Uil, sottolineando l'urgenza di una risposta condivisa alla crescente militarizzazione e alle tensioni internazionali.
La presa di posizione dei sindacati arriva in un momento di forte dibattito pubblico sull'opportunità di aumentare le spese militari, alla luce dei conflitti in corso e delle crescenti minacce alla sicurezza internazionale.
L'evento si è concluso con un appello congiunto alla politica e alla società civile, affinché si impegnino a promuovere la pace, il disarmo e la giustizia sociale.
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