Maltempo estremo: i ciclofattorini sfidano l'allarme, tra consegne incessanti e rischi in proprio.

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Allerta Rossa e Rider: Un Lavoro Senza Sosta tra i Pericoli
Il caso è tornato prepotentemente alla ribalta dopo le devastanti alluvioni di ottobre: nonostante l'allerta rossa e le pressanti raccomandazioni del Comune, i rider continuano a sfrecciare per le strade, mossi da un'implacabile richiesta di consegne a domicilio.
“Riceviamo centinaia di chiamate, non possiamo fermarci,” racconta un rider, preferendo rimanere anonimo. “Se cadiamo, però, la colpa è solo nostra. Nessuno si preoccupa veramente della nostra sicurezza.”
La situazione, già precaria, si è ulteriormente aggravata con il maltempo che imperversa sulla regione. Strade allagate, visibilità ridotta e rischio di smottamenti rendono il lavoro dei rider un vero e proprio azzardo. Il Comune ha ribadito la necessità di sospendere le attività di consegna durante l'allerta rossa, ma la realtà dei fatti è ben diversa.
Molti rider, spesso lavoratori precari o immigrati, si sentono costretti a lavorare per non perdere la possibilità di guadagnare. La pressione delle piattaforme di delivery e la mancanza di tutele adeguate li spingono a ignorare i pericoli, mettendo a rischio la propria incolumità.
L'appello è quello di trovare una soluzione concreta che tuteli i lavoratori del delivery in condizioni di emergenza, garantendo loro un compenso adeguato anche durante i periodi di inattività forzata a causa del maltempo. La sicurezza dei rider non può essere considerata un optional.
Le associazioni di categoria si stanno mobilitando per sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare un intervento delle istituzioni. È necessario un tavolo di confronto tra Comune, piattaforme di delivery e rappresentanti dei lavoratori per definire protocolli di sicurezza e misure di sostegno economico che proteggano i rider durante le allerte meteo.
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