Moro: a 45 anni dal rapimento, Piantedosi ribadisce l'impegno contro la violenza.

A 45 anni dal rapimento Moro: un ricordo indelebile e un monito per il futuro
Oggi ricorre il 45° anniversario del rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978 in via Fani a Roma. Un evento che ha segnato profondamente la storia d'Italia, un momento di dolore e di lutto collettivo, ma anche un monito costante sulla necessità di difendere le istituzioni democratiche dal terrorismo.
Quel tragico giorno, le Brigate Rosse uccisero a sangue freddo i cinque uomini della scorta di Moro: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino. Il Presidente della Democrazia Cristiana venne poi sequestrato e tenuto prigioniero per 55 giorni, prima che il suo corpo senza vita venisse ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Caetani. Aveva 61 anni.
La violenza cieca delle Brigate Rosse, il lungo periodo di prigionia e la sua tragica fine hanno lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva. Non solo per la perdita di un importante statista, ma per il significato simbolico di quell'attentato: un attacco frontale alla democrazia italiana, una sfida alle istituzioni e un tentativo di destabilizzare il Paese.
Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, nel ricordare questo triste anniversario, ha sottolineato l'importanza della memoria come monito per rafforzare l'impegno nella lotta contro ogni forma di terrorismo e criminalità organizzata. "La memoria del sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta" ha affermato Piantedosi "deve essere un costante richiamo alla responsabilità di ognuno di noi, a presidio delle libertà e dei valori democratici che ci sono stati trasmessi".
In questo giorno di commemorazione, è doveroso ricordare le vittime del terrorismo e riflettere sul percorso fatto dall'Italia nella lotta contro la violenza politica. Un impegno costante e rinnovato è fondamentale per garantire la sicurezza del Paese e per preservare i principi democratici che costituiscono il fondamento della nostra società. La lotta contro ogni forma di violenza e terrorismo, infatti, è una battaglia che deve essere combattuta ogni giorno, con determinazione e vigilanza.
Non dimentichiamo. Ricordiamo. Impariamo.
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