Zelensky accusa Mosca di ostacolare i negoziati di pace.
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Zelensky accusa: "Mosca complica il processo di pace con condizioni inaccettabili"
Kiev, Ucraina - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa la Russia di porre condizioni che rendono estremamente difficile, se non impossibile, un reale progresso verso una risoluzione pacifica del conflitto.
Secondo Zelensky, le recenti proposte avanzate dal Cremlino, che includono - come riportato da fonti governative ucraine - richieste territoriali significative e limitazioni alla sovranità ucraina, sono semplicemente un tentativo di sabotare qualsiasi seria negoziazione.
“La Russia sta cercando di dettare i termini, ma i termini che propone sono inaccettabili per noi. Complicare la pace è la loro strategia”, ha affermato il presidente ucraino in un breve comunicato diffuso ai media.
Le dichiarazioni di Zelensky arrivano in un momento di rinnovata tensione sul fronte orientale, con segnalazioni di intensi combattimenti in diverse aree chiave. L'Ucraina continua a chiedere un sostegno internazionale più forte, sia in termini di aiuti militari che di pressioni diplomatiche sulla Russia. La speranza è che una maggiore pressione internazionale possa portare Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati con una posizione più costruttiva.
Analisti politici sottolineano che la situazione rimane fluida e imprevedibile, e che le prossime settimane saranno cruciali per determinare se una soluzione diplomatica sia ancora realisticamente raggiungibile. Resta da vedere se la comunità internazionale sarà in grado di esercitare un'influenza sufficiente per sbloccare l'attuale impasse. Il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ribadito l'appello all'unità e alla determinazione della comunità internazionale, sottolineando che "la pace è possibile, ma solo se la Russia cessa di perseguire i propri interessi a scapito della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina".
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