**Commerzbank: Unicredit punta al 30%, ma dopo Francoforte serve l'ok di Berlino. La partita è tutta politica.**

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Scalata di Orcel: Il Semaforo Verde della BCE Accende i Riflettori su Berlino
Dopo il via libera della Banca Centrale Europea alla tanto discussa scalata di Andrea Orcel, il messaggio è inequivocabile: la strada per Unicredit è, almeno dal punto di vista regolamentare europeo, sgombra.BR Tuttavia, un ostacolo non da poco si staglia ancora all'orizzonte, un nodo gordiano che intreccia finanza e politica: la partecipazione di Unicredit, al 29,9%, in Commerzbank.BR La benedizione della BCE, pur fondamentale, non esaurisce la partita. Ora la palla passa a Friedrich Merz, leader della CDU, e al governo tedesco.
L'interesse di Unicredit in Commerzbank è un dossier delicato, considerato strategico per la Germania. Una sua cessione, o anche solo una sua rimodulazione, implicherebbe complesse valutazioni di impatto sul sistema bancario tedesco e sulle dinamiche politiche interne.BR Il governo tedesco, storicamente attento alla stabilità del proprio settore finanziario, dovrà soppesare attentamente le implicazioni di una eventuale mossa di Unicredit. La questione è, quindi, eminentemente politica. Sarà cruciale comprendere se Merz e il suo partito vedranno di buon occhio una maggiore influenza italiana (e quindi europea) su una banca considerata un pilastro dell'economia tedesca.
Le prossime settimane saranno decisive. Gli analisti finanziari restano in attesa di segnali chiari da Berlino, segnali che potrebbero determinare la direzione futura di Unicredit e, più in generale, del panorama bancario europeo. L'approvazione della BCE era un passo necessario, ma la vera sfida, quella politica, è appena iniziata. Ulteriori dettagli sul Gruppo Unicredit sono disponibili online.
Aggiornamento: Seguiremo da vicino gli sviluppi di questa complessa vicenda.
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