La sinistra e la "pace": un pacifismo di facciata contro il Piano di Ursula per l'Europa?

Ue, la sinistra "pacifista" e le contraddizioni della pace: serve il piano di von der Leyen?

Le recenti manifestazioni per la pace in Europa, animate da una parte significativa della sinistra, sollevano interrogativi sulla reale portata del loro impegno. Mentre i manifestanti sventolano bandiere e scandiscono slogan per la fine del conflitto in Ucraina, emerge una contraddizione di fondo: la difesa degli interessi nazionali europei richiede un approccio diverso, più strutturato e meno ideologico, come quello delineato dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

L'immagine di una sinistra "snob", concentrata su una visione semplicistica della pace, rischia di oscurare la complessità della situazione geopolitica. La guerra in Ucraina non è un semplice conflitto, ma una sfida esistenziale per l'ordine internazionale e per la sicurezza dell'Europa. Chiedere semplicemente la pace, senza considerare le implicazioni strategiche e le responsabilità di tutti gli attori coinvolti, è quantomeno ingenuo.

Il piano di von der Leyen, invece, si concentra su una strategia a lungo termine che considera gli aspetti economici, energetici e di sicurezza. Un approccio pragmatico che non si limita a invocare la pace, ma cerca di costruirla attraverso un impegno concreto e coordinato a livello europeo. Questo include, ad esempio, il rafforzamento della difesa europea, la diversificazione delle fonti energetiche e il sostegno all'Ucraina nella sua lotta per la libertà e per la sovranità.

Mentre le manifestazioni "pacifiste" rischiamo di risultare poco più che eventi simbolici, l'azione concreta dell'Unione Europea, guidata dalla visione strategica di von der Leyen, rappresenta la risposta più efficace alle sfide del momento. È necessario un approccio che tenga conto della realtà complessa del conflitto, che non ignori le responsabilità e che lavori per una pace duratura, non solo un'apparente tregua. Una pace costruita sulla forza e sulla sicurezza, non solo sulle buone intenzioni.

La contrapposizione tra la retorica pacifista, spesso disgiunta da una reale comprensione della situazione, e la pragmatica visione strategica dell'Unione Europea, rappresenta un nodo cruciale da sciogliere per affrontare le sfide future. La vera pace non è solo un'aspirazione, ma il frutto di una strategia ben definita e di un impegno concreto, come quello auspicato dalla Presidente von der Leyen.

(13-03-2025 09:27)