Cristicchi a Sanremo: "Più ascolto a destra che a sinistra" sulla canzone "Quando sarai piccola".
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"Da 'compagno' a 'traditore' per una canzone": Cristicchi si racconta dopo Sanremo
Il cantautore romano, Simone Cristicchi, al centro di una bufera mediatica dopo la sua performance al Festival di Sanremo 2024 con il brano "Quando sarai piccola", si confessa e rivela retroscena inaspettati."Dopo Sanremo mi hanno dipinto come un traditore, un fascista, un revisionista," afferma Cristicchi con un velo di amarezza. La canzone, dedicata alla figlia, è stata interpretata da alcuni come un inno a valori tradizionali e conservatori, scatenando reazioni contrastanti e accuse da parte di chi lo considerava un esponente della sinistra.
"Ironia della sorte," continua il cantautore, "ho trovato maggiore apertura mentale e comprensione proprio a destra. Mi hanno ascoltato con più attenzione, senza pregiudizi ideologici." Cristicchi sottolinea di non aver mai voluto schierarsi politicamente e che la sua musica è sempre stata volta a esplorare l'animo umano e le sue sfaccettature, senza filtri di appartenenza.
L'artista si dice sorpreso e deluso dalla virulenza delle critiche ricevute: "Mi hanno attaccato sul piano personale, mettendo in discussione la mia integrità e la mia storia. Tutto questo per una canzone che parla di amore e di crescita." Cristicchi ribadisce che la sua intenzione era solo quella di condividere un messaggio positivo e di speranza, ispirato dal rapporto con sua figlia.
Nonostante le polemiche, Cristicchi guarda avanti e si dice determinato a continuare il suo percorso artistico con coerenza e passione, senza lasciarsi condizionare dalle etichette e dai giudizi affrettati. Il suo ultimo album, uscito in concomitanza con il Festival, testimonia la sua versatilità e la sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e profondità.```
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