Salvini contro l'invio di truppe in Ucraina: "Nessun Macron fermerà la pace"
Salvini a Bologna: Difesa dei confini sì, ma senza sprechi. No a risarcimenti per la vicenda Diciotti e all'invio di militari in Ucraina
Il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto oggi a Bologna, ha ribadito la necessità di una ferma difesa dei confini nazionali, ma ha sottolineato la necessità di una gestione oculata delle risorse pubbliche. "I confini vanno difesi, questo è chiaro", ha affermato Salvini, "ma non possiamo permetterci di indebitare il Paese per acquistare razzi e missili. Dobbiamo trovare soluzioni intelligenti ed efficienti, senza sprechi e senza aumentare il debito pubblico".
Il leader della Lega ha poi affrontato la delicata questione della nave Diciotti, ribadendo la sua netta contrarietà a eventuali risarcimenti ai migranti. "Saremmo l'unico Paese al mondo a premiare l'illegalità con dei risarcimenti", ha tuonato Salvini. "Questo non è giusto, non è accettabile e non lo permetteremo". La sua posizione si pone in netto contrasto con le richieste avanzate da alcune organizzazioni per i diritti umani e da alcuni esponenti politici.
Infine, Salvini ha ribadito la sua contrarietà all'invio di militari italiani in Ucraina. "Dire no all'invio di soldati in Ucraina non è un atto di pacifismo ingenuo, ma una scelta responsabile e lungimirante. Non sarà Emmanuel Macron, o chiunque altro, a fermare la pace. La pace si costruisce con il dialogo e la diplomazia, non con le armi", ha dichiarato il vicepremier, ribadendo la sua posizione pacifista e criticando le politiche di alcuni leader europei. Il suo appello per una soluzione diplomatica al conflitto ucraino si inserisce nel più ampio dibattito nazionale sulla partecipazione italiana alla guerra.
Le dichiarazioni di Salvini hanno suscitato un ampio dibattito politico, con le opposizioni che hanno criticato le sue posizioni su diversi fronti. La discussione sulla gestione delle risorse per la difesa, la vicenda Diciotti e la partecipazione italiana al conflitto in Ucraina, continua ad essere al centro del dibattito pubblico italiano.
Seguiranno aggiornamenti.
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